Tutta Giarratana si è fermata per dare l’ultimo saluto a Rosalba Dell’Albani, uccisa dal cognato, Mariano Barresi, all’alba di sabato scorso.
Il rito funebre è stato presieduto nella chiesa madre dal vescovo, monsignor Giuseppe La Placa, alla presenza di un fiume di gente, tanto che il tempio sacro non è riuscito a contenere tutti. Così come era avvenuto per la fiaccolata di domenica sera, quando tutta la città aveva voluto esprimere in silenzio e con la preghiera un dolore collettivo per una donna ben voluta da tutti.
“Dormiva quando ce l’ha portata via la morte – ha detto il vescovo ricollegandosi al vangelo – ma la sua anima di giovane madre e moglie fedele e affettuosa, disponibile e generosa; era sveglia, lo era la sua anima di figlia che si prende cura della madre”.
L’omicida, reo confesso, è in carcere. Un crudele delitto che resta ancora senza un movente.
Rosalba Dell’Albani era sposata con un brigadiere dei Carabinieri ed era mamma di tre ragazzi.
Per oggi il sindaco ha proclamato il lutto cittadino.