Cassì presenta la sua coalizione. Non sono previsti altri ingressi

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Abbiamo messo in piedi una coalizione ben assortita in cui sono rappresentate tutte le generazioni, alcuni già con esperienza politica altri meno, ma tutti condividono con me valori e principi, gli stessi contenuti nella Carta che abbiamo appositamente redatto per avere un unico strumento a cui riferirci”. Così ha esordito l’uscente primo cittadino di Ragusa, Peppe Cassì in occasione della conferenza stampa di presentazione della coalizione che lo sostiene rappresentata esclusivamente da formazioni civiche: CassìSindaco con Andrea Tumino e Partecipiamo con Giovanni Iacono nel segno della continuità, a cui si sono aggiunte Ragusa Prossima e le neo costituite, per l’occasione, Terra Madre e De Luca per Ragusa.

Nel suo intervento, Cassì ha rimarcato l’intento di agire nell’ottica della continuità amministrativa alla luce del lavoro compiuto e che in parte dovrà essere completato, a cui si aggiungerà il valore portato da nuove idee e progetti da parte di forze alleate.

Oltre ai ringraziamenti di rito ad assessori e consiglieri di maggioranza, Cassì ha speso parole, quasi per argomentare l’alleanza sancita, nei confronti di Ragusa Prossima perché presente sempre in aula con il suo consigliere a fare opposizione costruttiva e propositiva, e nei confronti della neo costituita Terra Madre con consiglieri fuoriusciti dai partiti dove erano stati eletti e confluiti nel gruppo misto di Palazzo dell’Aquila, prima dell’annuncio di oggi. Anche loro perché hanno portato avanti un’opposizione di proposta e di sollecito nella non condivisione dell’agire politico dell’amministrazione.

Su precisa domanda, Cassì ha anche spiegato che la coalizione è completa, dunque non sono previsti ulteriori ingressi e che ad oggi non si è parlato di attribuzione di assessorati e deleghe, ma ha garantito che – nonostante la presenza di oggi non riflettesse questa immagine – nella futura giunta ci sarà un congruo numero di donne.

Il lavoro del sindaco è bello perché è tangibile, se abbiamo lavorato bene o male si vede nell’immediatezza e i cittadini possono riconoscerlo tra pochi mesi, da sportivo mi sottopongo al vaglio delle persone”.

Coerente e lineare l’intervento di sostegno da parte di Andrea Tumino in rappresentanza di Cassìsindaco, al pari di quello di Giovanni Iacono con Partecipiamo, organici alla squadra da cinque anni, tra giunta e maggioranza, dunque nulla di nuovo sotto il sole.

È stata poi la volta di Giorgio Massari che ha spiegato la decisione di sostenere Peppe Cassì, dopo aver dialogato con tutti, in quanto a suo dire: “Ragusa ha bisogno di due cose: continuità amministrativa presupponendo l’apertura a nuove domande poste dalla città e innovazione. Dopo cinque anni di opposizione adesso passiamo ad un percorso di costruzione e secondo noi non c’è alcuna contraddizione. Cinque anni fa siamo stati votati per fare opposizione e lo abbiamo fatto seguendo la nostra idea di città. Oggi abbiamo scelto di lavorare per costruire, convergendo sul progetto civico puro proposto da Cassì”.

A offuscare questo clima di idillio e convergenza, le parole di Saverio Buscemi in rappresentanza di De Luca per Ragusa: “La forza della nostra lista risiede nel fatto che non ci sono persone che hanno fatto politica attiva a Ragusa. Questo ci permette di poter essere in armonia con l’amministrazione se riconosciamo che si lavori nell’interesse della città e di essere in discontinuità per ciò che si può fare meglio. Attenzione, una discontinuità propositiva, critica e costruttiva, sempre leale all’interno della coalizione”. Concetto ribadito più e più volte nel corso del suo intervento, non capendo, almeno noi, la parte innovativa di questa posizione, se è vero come è vero che c’è democrazia, c’è confronto e c’è dialogo in qualunque formazione politica o amministrativa, che sia partitica o civica poco cambia. Ma Saverio Buscemi ci ha tenuto a ribadirlo così che nessuno possa mai sostenere che non abbia citato l’anima critica ma costruttiva che rappresenta.

A chiudere Giovanni Gurrieri, oggi Terra Madre, dopo un passaggio al Gruppo Misto in consiglio, dove era stato eletto cinque anni fa tra le fila dei Cinque Stelle: “Da subito con il sindaco ci siamo trovati in sintonia e già allora dissi che non mi sarei fermato a logiche di opposizione e così ho fatto”.