Giarratana, fiaccolata e preghiera per Rosalba

1992

Domenica sera tutta Giarratana era presente alla fiaccolata silenziosa che dal corso XX Settembre si è snodata fino alla chiesa madre. Il tempio non è riuscito ad accogliere le tante persone presenti per un momento di preghiera in memoria di Rosalba Dell’Albani, uccisa sabato dal cognato, Mario Barresi.

Un momento di vicinanza anche alla famiglia, al marito, Paolo Fracasso, brigadiere dei carabinieri, ai tre figli della coppia e a tutti i familiari.

Francesca Giucastro, allenatrice di pallavolo, cara amica di Rosalba Dell’Albani. «È un dolore immenso – dice – per tutta la comunità. Anche io, come tutti, sono sgomenta e attonita. Non riusciamo a spiegare una tragedia e un gesto così assurdo. Rosalba era una mia amica, con lei ho condiviso tanti momenti lieti, fin dalla gioventù. Era una persona solare, bellissima, generosa e leale. Una donna esemplare. Mario è un uomo buono, molto buono, una persona semplice e sempre cordiale. Lo avevo incontrato la mattina precedente uscendo di casa. Mi aveva salutato gioioso, “ciao Francesca”». L’allenatrice ricorda che «Barresi era tranquillo come sempre e nulla, assolutamente nulla faceva trapelare o presagire questa tragedia imminente. Non ci sono spiegazioni, solo dolore, tanto dolore che condividiamo con tutte le famiglie, con tutte le persone travolte da questa tragedia senza senso. Non c’è nulla che possa spiegare una tragedia cosi grande e un gesto così efferato».

Per tutto il paese, il delitto è inspiegabile. «Nessuno – dice il sindaco Giaquinta – sa dare un perché a quanto è accaduto. Una donna è stata uccisa senza un perché. Da ciò che sappiamo, lo stesso Mario Barresi ha confessato agli inquirenti di aver agito senza un perché. Ha detto di essere depresso. Lo conosco come una persona buona: questo gesto è inspiegabile. Da ciò che lui ha detto, pensiamo si sia trattato di uno squilibrio mentale temporaneo, che tuttavia non gli ha tolto la lucidità e la capacità di agire. La nostra piccola comunità è provata da una tragedia immane. Conosciamo tutti la famiglia Dell’Albani, fatta di persone splendide. Questa tragedia colpisce la famiglia della vittima, ma anche le altre, tutte coinvolte e legate da parentela e amicizia».

Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, nel pomeriggio si era recato a Giarratana per visitare la famiglia di Rosalba Dell’Albani. «Ho trovato – riferisce – persone distrutte dal dolore, ma sostenute dalla fede. È una tragedia immane, una tragedia senza senso: è stata uccisa una donna, la donna è l’autrice della vita. Ma questa tragedia colpisce tutte le famiglie coinvolte e l’intera comunità di Giarratana. Siamo vicini a loro e preghiamo insieme a tutta la comunità cittadina».