Domani pomeriggio alle 18 al The Globe di Ragusa si svolgerà un incontro dal titolo ‘Donne e Libertà. Dall’esperienza di liberazione delle donne curde alla realtà siciliana’.
In occasione dell’8 marzo, l’associazione culturale che gestisce la sala concerti di via Spampinato, insieme al Gruppo Anarchico di Ragusa e a KINA CollettivA Transfemminista, e in collaborazione con il Comitato di base No Muos di Ragusa e il comitato ‘Ragusani solidali con il popolo curdo’, ha voluto dedicare un momento di ascolto e confronto sull’esperienza di liberazione delle donne del Rojava e sulle realtà locali impegnate nell’affermazione dei diritti e delle libertà delle donne.
Questo il testo di presentazione dell’evento:
La rivoluzione sarà transfemminista o non sarà.
È uno degli slogan che negli ultimi anni ha riunito i movimenti politici (trans)femministi, Lgbtqia+, antagonisti e radicali dei Paesi occidentali e che potrebbe tradursi così: la trasformazione della società passa attraverso l’intersezione delle lotte contro le oppressioni basate sul genere e le lotte sorelle antifasciste, antirazziste, ecologiste e antispeciste.
In un altro quadrante di mondo, nel Nordest della Siria, l’esperienza delle donne combattenti curde incarna da oltre dieci anni quest’idea: liberare le donne per liberare la società intera. Un’esperienza di lotta e resistenza che ha avuto un ruolo centrale nella costruzione del modello di democrazia avanzata del Rojava.
Domenica 5 marzo la delegazione di ritorno dal Rojava presenterà una testimonianza del periodo trascorso al fianco delle donne curde, un momento di ascolto e riflessione che intende aprire un dialogo con le realtà attive sul nostro territorio.
Al termine del dibattito intervento musicale del duo StraNìa (Enza Strazzulla voce e chitarra, Gianni Nicosia chitarra).
Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto a sostegno delle comunità curde colpite dal terremoto.