Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla, su decreto emesso dal GIP del tribunale di Ragusa, hanno dato esecuzione al sequestro preventivo di 3200 euro nei confronti di una quarantaquattrenne ragusana. La misura cautelare reale è stata disposta dall’Autorità Giudiziaria concordando con le risultanze investigative dei Carabinieri. Quest’ultimi, a conclusone di complessa attività di indagine terminata lo scorso ottobre, avevano deferito in stato di libertà quattro ragusani per indebita percezione del reddito di cittadinanza e truffa aggravata. Tra i denunciati emergeva la quarantaquattrenne, che aveva eluso il sistema dichiarando una residenza anagrafica fittizia, figurando come se vivesse da sola, nonostante invece, convivesse con la madre anziana, riuscendo così ad abbattere l’indicatore della situazione economica equivalente in maniera tale da accedere al reddito. I militari di Ibla sono quindi riusciti a recuperare l’intera somma percepita indebitamente e a porre sotto sequestro anche la carta del reddito di cittadinanza in uso all’indagata.
L’ennesima dimostrazione di come i controlli ci siano, e spesso funzionano. Non è il reddito di cittadinanza il problema, ma gli illeciti: non va tolto il reddito, misura fondamentale per tante persone, ma vanno potenziati i controlli contro i furbetti.