Un paio di giorni fa era apparsa la pagina facebook di Gian Piero Trovato Candidato sindaco di Ragusa. In tanti si sono chiesti chi fosse e se fosse una candidatura ‘reale’ o meno.
Il candidato è frutto dell’intelligenza artificiale, messa in moto però da una persona che in tanti conosciamo, Vincenzo La Monica. È lui stesso a spiegare il senso di questa ‘provocazione’, che appare come un invito, interessantissimo, a riflettere.
“Carissimi, Gian Piero Trovato Candidato a Sindaco di Ragusa è stato sgamato! Alcuni di voi hanno messo insieme gli indizi disseminati sulla pagina e hanno capito che il candidato a sindaco e l’intera pagina (comprese foto, testi, interazioni su Messanger) sono frutto dell’intelligenza artificiale. Non era molto difficile, (bastava mettere insieme le iniziali del candidato) e io non sono un esperto. Mi piacerebbe, però, che fosse messa da parte la componente giocosa della pagina (non a caso inaugurata a Carnevale) a favore di una riflessione più seria.
Candidare un’intelligenza artificiale come amministratore di un Comune offre una serie di spunti che mi piacerebbe fossero colti e dibattuti.
C’è innanzitutto una questione di linguaggio: rimasticando elementi già noti, in modo prettamente meccanico, il nostro Gian Piero Trovato ha messo in campo una serie di cliché in politichese che sarebbe interessante valutare nelle differenze con i programmi reali dei candidati a sindaci o di qualsiasi altra carica. Se gli esseri umani parlano come chat GPT, quale spazio rimane per la politica, ovvero per le capacità di pensare fuori dagli schemi e di formulare soluzioni non previste dalle istruzioni di partenza?
D’altra parte, a partire da pochissimi spunti, come quello che allego, l’intelligenza artificiale è stata in grado di creare proposte all’apparenza credibili e coerenti, magari un po’ vaghe, esposte in modo legnoso, ma che a me hanno molto impressionato.
Considerando che questi sistemi muovono in questi anni i loro primi passi, sarebbe possibile in un futuro non troppo lontano usare forme più evolute di AI rispetto a quelle che abbiamo oggi a disposizione per identificare e formulare soluzioni precise ai problemi di una città o, perché no, di un paese?
E, in ogni caso, quali strumenti abbiamo per difenderci da manipolazioni meno grossolane di quella innocua che ho proposto attraverso Gian Piero Trovato?
Ne parliamo?”.