Malati di gioco, 170 famiglie iblee in trattamento al Sert

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Sono 170 le famiglie in trattamento nei tre Sert della provincia di Ragusa per gioco d’azzardo patologico. Il dato è riportato in un articolo di Michele Farinaccio sul quotidiano La Sicilia di ieri.

«Questa dipendenza – afferma Giuseppe Mustile, direttore dell’Uoc Dipendenze patologiche dell’Asp di Ragusa al quotidiano – è quanto mai difficile da conoscere, ancora più difficile di quella per le sostanze, proprio perché sembra non soltanto a chi ne è affetto, ma anche ai familiari, qualcosa di non patologico, a differenza del consumatore di cocaina per esempio. E invece gli studi che sono stati fatti vedono il giocatore d’azzardo come perfettamente sovrapponibile al consumatore di cocaina. Quando si fa una risonanza magnetica funzionale, le aree del cervello interessate sono proprio quelle dell’uso della cocaina. A differenza delle droghe, chiaramente il gioco non provoca tossicità, quindi chi gioca d’azzardo è indotto a pensare che non stia facendo niente di male, ma poi non è raro vedere queste persone che si giocano anche le proprie case».

“La mania del gioco online facilitato da ricariche veloci e modalità di scommesse alla portata di tutti era schizzata al 15% subito dopo il lockdown, con in testa le province di Ragusa e Siracusa. Ora, a distanza di 3 anni, esiste un “esercito” di “schiavi del gioco” composto da circa 2.000 pazienti in cura nei vari Sert siciliani”, evidenzia l’articolo de La Sicilia.