Un caloroso pubblico ieri ha riempito il freddo piano del Carmine a Scicli, per la celebrazione del Giorno della Memoria.
La manifestazione, voluta da Arcigay Ragusa con il Patto di Solidarietà Diffusa, ha riconfermato la grande sensibilità della cittadinanza sciclitana.
La data del 27 gennaio è stata scelta per l’inaugurazione di una panchina arcobaleno, simbolo della lotta all’omotransfobia, ma anche di un impegno che la città tutta prende nel contrastare ogni discriminazione.
Tantissime le testimonianze che hanno accompagnato la serata. L’organizzazione ha scelto di presentare chi interveniva solo per nome, senza indicare l’associazione rappresentata: contro le discriminazioni siamo tutti e tutte uguali. Le storie raccontate hanno riportato episodi avvenuti durante l’Olocausto, storie di discriminazione, racconti delle torture, delle sperimentazioni su esseri umani, la deportazione per motivi religiosi, per motivi politici, per appartenenza di genere.
È stato ricordato l’Omocausto, lo sterminio dimenticato delle persone LGBT.
È stato ricordato Giuseppe Sammito, un cittadino sciclitano che ha combattuto nella seconda guerra mondiale che ha subìto la deportazione.
“La panchina arcobaleno adesso è della città. La collocazione non è casuale.
Piazza Busacca vuole diventare un luogo della memoria. La panchina è collocata poco distante da una pietra di inciampo, posata il 25 novembre 2021 in ricordo delle donne vittime di violenza. Vogliamo che qui si raccolgano altre testimonianze, altri racconti, altre storie, perché Scicli non dimentichi la sua storia e ricordi sempre di essere contro ogni espressione di odio e di violenza.”
Ringraziamo tutte le associazioni e le persone che hanno preso parte all’iniziativa. Si ringrazia inoltre il Maestro Pietro Scardino, che ha composto le musiche appositamente per l’iniziativa.