“Non ci sono dubbi. Se a Ibla non ci si dà una svegliata, rischiamo, anche nei prossimi anni, di subire le ripercussioni delle scelte altrui. E tutti insieme dovremmo chiederci perché fare i conti con questa situazione di stallo che non giova a nessuno”. E’ quanto affermano dal Comibleo, il comitato di residenti della città antica, a proposito della nuova problematica che ha investito i lavori riguardanti la riqualificazione dell’ex convento di Santa Maria di Gesù a Ibla, destinato a diventare il nuovo museo archeologico cittadino. “L’ultima che abbiamo appreso – affermano dal Comibleo – riguarda l’ennesima sospensione dei lavori perché l’impresa aggiudicataria ha giustamente richiesto una revisione dei prezzi alla luce del caro materie prime che riguarda un po’ tutti i comparti produttivi. E’ chiaro, però, che questa procedura comporterà un prolungamento dell’iter sine die. Già erano anni che il cantiere risultava in sospeso. Così, rischiamo di rimanere fermi ancora per chissà quanto altro tempo”. “E’ per questo motivo – continuano ancora da Comibleo – che rivolgiamo un invito all’Amministrazione comunale affinché promuova una conferenza dei servizi con la Soprintendenza, che sta gestendo l’appalto, e con tutte le altre parti in causa, così da valutare come si può fare per accelerare il più possibile le procedure. Ibla non merita tutto questo. Ibla ha bisogno di rifiorire. Ma se non ci si mette tutti d’accordo sulla strada da seguire, ogni passo da compiere diventerà una impresa”.