Un agricoltore di 58 anni di San Giuseppe Jato è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale, lesioni, percosse e maltrattamenti nei confronti della moglie.
Nelle denunce la moglie ha raccontato le continue liti per banali motivi, durante le quali l’uomo avrebbe preso più volte a calci e pugni la donna tirandole oggetti.
L’agricoltore la costringeva ad andare a lavorare nei terreni agricoli nonostante fosse incinta e non si sentisse bene. Secondo il racconto della donna, il marito più volte l’avrebbe afferrata per i capelli e l’avrebbe fatta cadere a terra. Le prime denunce ai carabinieri accompagnate da referti medici sono iniziate nel 2019 e altre sono state presentate nel 2021. A marzo inizierà il processo.