Proroga in extremis e solo per due mesi per gli infermieri dell’Asp di Ragusa. Il sindacato Nursind guidato da Giuseppe Savasta in una nota commenta il provvedimento last minute dell’azienda sanitaria costretta dalla Regione a un atto che crea tanta incertezza ai lavoratori precari.
Il Nursind evidenzia inoltre che per rinnovare i contratti di lavoro al personale amministrativo sono stati penalizzati gli infermieri, che hanno visto rinnovato il contratto per soli due mesi con riduzione oraria a 25 ore anziché 36.
“La programmazione sanitaria non si può reggere su una continua rincorsa all’ultimo minuto- afferma Savasta – turni di lavoro in sospeso, attività organizzative di reparto, gestioni delle sedute operatorie tutte in bilico fino allo scoccare dell’ultima direttiva regionale. Se è vero che dagli errori si dovrebbe imparare è anche vero che perseverare è diabolico. Con tutto il rispetto per l’attività dei lavoratori amministrativi, non è normale che per garantire il rinnovo al personale amministrativo si riduca l’orario di lavoro al personale infermieristico”.
Secondo il Nursind bisogna superare la logica delle proroghe dei contratti e “iniziare seriamente a mettere mano sin da subito alle dotazioni organica dell’Asp che, come sempre abbiamo sostenuto noi, è stata redatta davvero calcolando al minimo il personale. Si dovrebbe cominciare a pensare di riprogrammare le dotazioni organiche anche in virtù dell’istituzione delle Cot, le Centrali operative territoriali, e degli ospedali e case di comunità. Come Nursind ci faremo promotori di diverse iniziative all’assessorato regionale, avendo già predisposto delle proposte fattibili e sostenibili, il tutto per garantire il diritto al lavoro per gli infermieri e il diritto alla salute pubblica per la popolazione”.