PRG Ragusa, i gruppi di opposizione avviano una riflessione congiunta

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Si è svolto ieri pomeriggio al Centro Commerciale Culturale di Ragusa un incontro molto partecipato alla presenza degli ordini professionali e le associazioni di categoria, sindacali e ambientaliste promosso da otto consiglieri comunali e diverse forze politiche e civiche alternative all’attuale governo della città.

L’iniziativa è stata promossa da Pd, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Articolo Uno, Patto per Ragusa, Territorio, Generazione e Ri-Pensare Ragusa, con i consiglieri comunali Mario Chiavola, Antonio Tringali, Sergio Firrincieli, Zaara Federico, Alessandro Antoci, Luca Rivillito, Gianni Mezzasalma, Raimonda Salamone.

È stato dato spazio a riflessioni e posizioni in ordine al Piano Regolatore Generale approvato in giunta lo scorso 20 ottobre, anche alla luce dei dati elaborati con uno strumento di Business Intelligence e messi a disposizione degli addetti ai lavori e dei cittadini tutti dai gruppi promotori dell’incontro.

Sin dalle premesse, l’intento del confronto con i professionisti e gli esponenti delle associazioni, è stato quello di ascoltarne e recepirne le indicazioni al fine di approfondire l’analisi dell’atto presentato dall’Amministrazione di Palazzo dell’Aquila e strutturare una proposta alternativa e condivisa di miglioramento e rettifica ove necessario.

Davanti ad un auditorium affollato, si sono succeduti gli interventi di Peppe Calabrese, Raffaele Schembari, Massimo Iannucci, Ciccio Barone, Riccardo Schininà e Ismael Scribano a cui si sono aggiunti quelli dei rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali presenti in sala, in un dibattito vivace e ricco di spunti. Numerose le criticità emerse e sottolineate con forza nei diversi contributi: tra tutte, le previsioni relative alla nuova edificabilità che, a differenza di quanto affermato dall’amministrazione Cassì, non sarebbero affatto a ‘consumo di suolo zero’, ma al contrario consentirebbero una crescita discordante rispetto al piano vigente e all’effettivo fabbisogno, nonché estesa oltre i confini dell’attuale cinta urbana. Puntata l’attenzione anche sulle questioni inerenti alla mobilità e alle infrastrutture, quelle relative alla rigenerazione del centro storico – totalmente trascurato dal nuovo PRG -, e quelle legate agli spazi di socialità e al rilancio del turismo e del commercio.

Tutti aspetti sui quali si chiede di ampliare il dibattito e approfondire lo studio, affinché il PRG diventi non terreno di scontro, ma di condivisione con tutta la città. “Con questa iniziativa di ascolto e proposta abbiamo voluto dare una sterzata al procedimento di approvazione del PRG nel quale, finora, è mancato un reale coinvolgimento della cittadinanza – hanno affermato i promotori -. Vogliamo capire se ci sono esigenze, aspetti tecnici, considerazioni che possano risultare utili a far nascere il PRG che la nostra città desidera e che sarà destinato a regolarne lo sviluppo almeno per i prossimi vent’anni”.

Alla fine dell’incontro, è stato lanciato un appello al sindaco Cassì affinché si lavori al pieno coinvolgimento del consiglio comunale e delle forze politiche e civiche, anche esterne al civico consesso, organo sovrano nell’approvazione dello strumento urbanistico, con l’obiettivo di arrivare alla sintesi rappresentata dal voto unanime di approvazione del PRG in aula.

In estrema sintesi, si chiede al primo cittadino di aprire da subito un dialogo con il tavolo ieri promotore dell’incontro affinché si possa procedere all’avvio di un percorso condiviso e plurale.