“Con grandissimo ed enorme dispiacere annuncio quello che da tempo si temeva. A causa della pioggia e del forte vento di questi giorni, tutto ciò che rimaneva della bellissima statua in terracotta, al cimitero di Ragusa centro, che rappresenta i “picialuori” ragusani (cioè i minatori che estraevano la pietra pece), si è distaccata definitivamente dalla sua possente base provocando altri irreversibili e gravissimi danni”. E’ il senso della denuncia che arriva dal consigliere comunale di Ragusa Prossima, Gianni Iurato. Il quale precisa che “a provocare tutto ciò non è stata la furia della natura, bensì l’incuria e l’indifferenza degli uomini, la sordità e i tempi biblici delle istituzioni pubbliche statali, regionali e comunali, e, perché no, probabilmente anche l’indifferenza della realtà industriale e artigianale locale. E siccome adesso tutti faranno a gara ad affermare che “non è competenza loro”, mi sento di affermare che la colpa di tutto ciò è senz’altro mia e dell’amico giornalista Saro Distefano che, dal 1994 a oggi, nonostante gli accorati e costanti appelli alle istituzioni e ai vari sindaci di questa città, non siamo riusciti a salvare questa meravigliosa opera d’arte, questo simbolo di ragusanità che ancora per secoli e secoli poteva raccontare ai posteri parte delle radici della nostra comunità. Sì, la colpa è solo nostra: non siamo riusciti ad indebitarci per 30-40 mila euro (il costo di una sagra di paese) per salvare questo “Guerriero delle miniere” che dall’alto della collina del cimitero di Ragusa centro assiste al degrado della sua città, della sua comunità”.
Distefano, dal canto suo, spiega: “La statua si è via via degradata. E non è mai stata restaurata. Ed essendo indebolita ha perso pezzi su pezzi, sino al crollo di queste ultime ore. Tutti i sindaci che si sono succeduti in questi anni sono stati allertati, nessuno è mai intervenuto in maniera sostanziale. Si era parlato di creare una copia ma non si è riusciti nell’intento. Abbiamo perso una testimonianza storica di grandissimo impatto. Quella statua, in quel posto, rappresentava l’ultimo simbolo della nostra civiltà dell’asfalto, esempio della storia che ha caratterizzato Ragusa”. E Iurato aggiunge: “Assieme a Distefano siamo pronti a dare vita a una iniziativa di grande impatto perché non è davvero possibile che la comunità dimentichi in questo modo.
Dichiarazione dell’assessore Clorinda Arezzo
“Siamo molto rammaricati del distacco della statua in terracotta dei “picialuori” dal suo basamento, un piccolo ma identitario monumento del nostro cimitero, da tempo gravemente danneggiato e prossimo a un intervento di restauro purtroppo non cominciato in tempo.
Stamani, insieme al dirigente dei Sevizi cimiteriali, ho svolto un sopralluogo in loco affinché il maltempo di questo weekend non peggiori la situazione.
Ad oggi la procedura burocratica per il restauro, imprescindibile per l’avvio dell’intervento vero e proprio, è prossima all’affidamento dei lavori, che inizieranno il prossimo anno.
Una procedura che fa seguito a quella, già completata dal Comune, per acquisire l’area su cui insiste la scultura”.