Torna, finalmente in pienezza, dopo l’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, la festa religiosa più sentita che precede il Natale. E che nell’antica città barocca di Ibla può contare su una tradizione ultradecennale. I preparativi per le celebrazioni in onore di Maria Santissima Immacolata hanno già preso il via. I festeggiamenti potranno ancora una volta contare su una cornice straordinaria, le viuzze di Ibla e, in particolare, il suggestivo monumento architettonico rappresentato dalla chiesa di San Francesco all’Immacolata. La presenza della Vergine Maria, Madre della Grazia, servirà così a ricordare che la Misericordia del suo Figlio si estende di generazione in generazione. Il programma liturgico, oltre alle tradizionali celebrazioni del 7 e dell’8 dicembre, prevede che dal 29 novembre al 6 dicembre si tenga il solenne novenario. In particolare, ogni giorno, alle 17 ci sarà la recita del Rosario, le litanie cantate e il canto dello stellario. Alle 18, poi, la celebrazione della santa messa. Un altro momento significativo è rappresentato dall’esposizione degli atti di consacrazione della città a Maria dal titolo “Il popolo ragusano si affida a Maria Immacolata” che sarà possibile ammirare nella chiesa dell’Immacolata per tutta la durata dei festeggiamenti. I primi appuntamenti sono già in programma domenica 27.
“La festa dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria che ci apprestiamo a celebrare – dice il rettore della chiesa di San Francesco all’Immacolata, il sacerdote Pietro Floridia, parroco del Duomo di San Giorgio – deve segnare l’inizio di un nuovo cammino di speranza per noi e, auspichiamo, per l’intera umanità. Stiamo uscendo, pare, pian piano da una nociva e mortale pandemia e, purtroppo, nel mentre assistiamo indomiti ad inaspettate guerre di tante nazioni e soprattutto a quella che mette più in apprensione per la sorte stessa del mondo, quella russa-ucraina. Papa Francesco, in comunione con tutta la Chiesa, il 25 marzo scorso, ha consacrato il mondo e, in particolare, queste due nazioni belligeranti, al cuore immacolato di Maria, Vergine madre del Verbo incarnato e nostra celeste madre. Il suo è il cuore immacolato della madre, ferito da noi suoi figli, che vuole e porta la Pace ai popoli soprattutto a quelli tutti presi dalle cose mondane e che per invidia e dal desiderio di potere suscitano lotte fratricide”.