Dopo una pausa di quasi tre anni dovuta alla pandemia, venerdì 18 novembre riapre le porte la Convivio Jazz Factory di Modica con ‘Peggio di un bastardo’, serata dedicata a Charles Mingus con Carmela Buffa Calleo & Conceria Jazz Quartet.
La nuova stagione musicale propone un cartellone di qualità, in continuità con le esperienze degli anni precedenti, dal 2014 al 2020, quando appunto la programmazione fu bruscamente interrotta dall’arrivo del Covid. I direttori artistici sono sempre Giuseppe Guarrella e Peppe Scucces, musicisti jazz e animatori culturali modicani ai quali i patron del Convivio Gianni Occhipinti e Salvo Cerruto hanno affidato questo progetto ambizioso: creare all’interno della cucineria/pizzeria di Modica non uno spazio di semplice intrattenimento, ma un vero e proprio jazz club riservato all’ascolto attento e partecipe di buona musica, lontana dai canali mainstream, scelta attraverso le conoscenze e i gusti raffinati dei due curatori.
Scelta che nel tempo si è rivelata vincente, perché la Jazz Factory ha vissuto anni di grande fermento culturale, divenendo a Modica luogo di incontro e sperimentazione, laboratorio e fucina di nuovi progetti, centro di attrazione per tanti amanti del genere, ma anche per i curiosi che si sono avvicinati al jazz proprio grazie a questa proposta.
Peppe Scucces ammette che, all’inizio, non avrebbe scommesso sui risultati. “Il jazz è un genere che non si fila nessuno. Sebbene sia nato come musica popolare nelle bettole dei diseredati, qui da noi è arrivato come genere di nicchia”, spiega. Invece l’esperienza dei primi sei anni ha smentito le sue preoccupazioni, coinvolgendo un numero impressionante di artisti e un vasto pubblico.
“La Jazz Factory del Convivio è in effetti riuscita a essere un luogo speciale, dove i musicisti hanno trovato le condizioni perfette per esibirsi, oggi sempre più rare nei locali dove si fa ancora musica dal vivo”, aggiunge Giuseppe Guarrella. Un luogo di incontro e aggregazione, non solo di ascolto, in cui si sono prodotte esperienze che poi sono uscite dal Convivio e hanno raggiunto il territorio, come quella del Jazz Ensemble curata dallo stesso Guarrella che ha coinvolto alcuni tra i migliori musicisti della provincia.
In calendario per il 2022/2023 nove appuntamenti, da novembre a maggio, con un’apertura ad atre linee di espressione musicale il cui filo conduttore è sempre il jazz, ma un jazz d’avanguardia, sensibile alle contaminazioni con generi apparentemente meno vicini.
Si inizia venerdì 18 novembre con “Peggio di un bastardo”, reading e live music intorno alla mitica figura di Charles Mingus con Carmela Buffa Calleo & Conceria Jazz Quartet. voiceover Uccio Di Maggio. Il 9 dicembre Alessandro Presti, tra i trombettisti più affermati in Italia, e il suo quartetto, il 6 gennaio “About Monk” di Elisa Guarrella Project, serata a tema dedicata a un altro imprescindibile gigante del jazz, Thelonius Monk. E ancora il 27 gennaio sarà la volta di Salvo Scucces con “Viaggio per Orchestra elettronica”, un evento a cura di IsulaFactory, il 24 febbraio Roberta Maci NBS Quartet presenterà l’ultimo disco, e il 24 marzo si esibirà il Gianpiero Fronte Quartet, con composizioni originali tratte dal secondo CD a suo nome “Cosmic Rays”.
Due eventi a sé saranno quelli di aprile: il primo, venerdì 7, con l’Outdoors Trio e il loro progetto sui Doors, seguendo strade che si discostano in maniera più netta dal jazz; il secondo il 30, in occasione della Giornata Internazionale del Jazz, con la presentazione del libro “Chet Baker. Vita e musica” di Jeroen de Valk, che vedrà protagonista un ospite d’eccezione, Francesco Martinelli, storico del jazz e curatore della traduzione in italiano.
A concludere la rassegna, il 12 maggio, un progetto dedicato al contrabbassista Charlie Haden, “First Song”, come il titolo di uno dei suoi più celebri pezzi.
La proposta musicale sarà arricchita dalle improvvisazioni di Khadra Muse Yusuf, artista di origine somala vissuta in Kenya, Inghilterra e Canada e che da un po’ di tempo a questa parte ha scelto Modica come luogo dove fermarsi e dedicarsi alla sua arte. Le opere di Khadra, ricche di colori e di luce, accompagneranno i concerti, regalando un’incursione in altri linguaggi espressivi.