“Siamo molto preoccupati. Sta arrivando una grave fase di recessione che, insieme con l’impennata dei prezzi, farà aumentare diseguaglianze, povertà e disoccupazione. Per dirne una, proprio in questi ultimi giorni, altre due piccole imprese della provincia di Ragusa hanno deciso di chiudere, speriamo temporaneamente, i battenti. Significa che dieci lavoratori, per il momento, si trovano a casa. Ecco perché la Cisl chiede con forza interventi urgenti per sostenere salari e pensioni, bloccare l’aumento dei costi energetici per famiglie e imprese, predisporre un piano straordinario di ammortizzatori sociali. Senza misure adeguate, come abbiamo già preventivato nei giorni scorsi, rischiamo una catastrofe economica e sociale peggiore di quella causata dal Covid”.
Parola della segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, che esprime la propria preoccupazione per una situazione a dir poco critica. “Secondo il nostro sindacato – continua Carasi – è il momento di muoversi su un doppio binario, uno di emergenza, l’altro di prospettiva. Intanto concretizzare subito gli aiuti annunciati. Poi, occorrerà definirer un progetto di massima da costruire insieme per ridare slancio alla provincia di Ragusa, alla Sicilia e all’intero Paese”.