Una città la cui amministrazione si è limitata all’ordinaria amministrazione, senza “programmazione in grado di parlare di futuro, di dare una prospettiva”. In un’immagine “una bella addormentata”. Con queste premesse è stato presentato, questa mattina, a Ragusa, il movimento civico GenerAzione che già da alcuni mesi è al lavoro per un’alternativa alla guida della città, aprendo il proprio orizzonte a quei movimenti civici e ai partiti politici “che si dichiarano alternativi al governo della città, capaci di determinare un programma per una politica che non guardi ai prossimi due o tre anni, ma i prossimi 15-20 anni”.
A introdurre l’incontro con la stampa uno dei fondatori del movimento, l’avvocato Gaetano Mauro, il quale ha puntato la propria attenzione proprio su questo aspetto: “L’importanza di scuotere dal torpore questa nostra città”. Un gruppo di giovani che però non si pone come ‘rottamatore’, ma vuole attrarre quelle generazioni oggi lontane dalla vita pubblica cittadina. “Non ci poniamo – ha ribadito – come dei rottamatori, ma riconosciamo fortemente il valore e il tesoro che portano le persone più adulte di noi”, un affiancamento generazionale, più che un ricambio, da attuare con “gentilezza e cortesia; un paradigma, sociale e politico, che benefici al tempo stesso dell’esperienza e della freschezza del pensiero di chi oggi guarda il mondo con occhi diversi”. “GenerAzione – è stato ribadito in conferenza stampa – intende avviare un dialogo tra le diverse generazioni al fine di avviare un percorso. Inoltre, GeneraAzione intende animare il dibattito con tematiche e metodologie di approccio nuove volte a rendere la nostra comunità ambiziosa, effervescente, dinamica”.
È stato l’avvocato Riccardo Schininà, anche lui fondatore del movimento, a chiarire che la politica di GenerAzione “nasce da una visione innovativa e ad ampio spettro che si fonda su quattro linee guida che abbiamo eletto a indirizzo e metodo dell’agire politico”. La prima è la strategia, per “individuare gli elementi caratterizzanti della nostra città da valorizzare ed attorno ai quali creare senso di comunità ed, inoltre, definire una politica strategica che indichi cosa diverrà Ragusa nel breve, medio e lungo termine. Siamo contrari – ha detto – ad una politica delle contingenze e riteniamo che in ogni ambito sia necessario utilizzare un approccio strategico nella risoluzione delle problematiche nonché nel cogliere le opportunità che il nostro territorio offre”. Un secondo punto è rappresentato dall’attrazione di capitali privati. “Gli strumenti di partnership pubblico privato – ha detto Schininà – saranno al centro della politica della nostra città e sarà possibile attrarre interesse solo dopo la definizione di una strategia di crescita della città. La valorizzazione delle enormi risorse paesaggistiche, culturali e urbanistiche di Ragusa non può prescindere dalla disponibilità di ingenti risorse economiche che il pubblico, da solo, non può reperire. Per questa ragione è indispensabile aprire alla partecipazione di attori privati, creando le condizioni di attrattività e appetibilità che soltanto una città sana e con una guida solida può offrire, e incanalare tali nuove risorse nel solco della strategia tracciata dalla politica”.
L’innovazione è la terza linea guida: “Occorre dare risposte originali ai problemi tradizionali. Scopo di chi è alla guida della città deve essere non solo amministrare l’ordinario, ma immaginare il nuovo, l’inedito, il sorprendente, il dirompente. Per far questo – ha spiegato Schininà – è necessario partire dall’ascolto delle diverse parti sociali, delle associazioni, dei movimenti, dei singoli cittadini e cittadine, sollecitare un dibattito il più possibile aperto e inclusivo su tutti i temi di interesse pubblico. L’impegno della politica sarà quello di fare sintesi e rendere attuabili le idee nate dal confronto”. Infine un termine che sempre più spesso viene utilizzato, ma che in questo contesto è stato formulato in termini chiari ed efficaci: sostenibilità. “Oggi – ha affermato l’avvocato Schininà – è la parola d’ordine di qualsiasi azione si voglia mettere in campo, affinché abbia il carattere dell’incisività e della durabilità. La sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle decisioni politiche è il presupposto indispensabile per la loro realizzabilità a lungo termine, un aspetto chiave della strategia che nel tempo presente non può più essere ignorato”. Quattro linee guida che, è stato ribadito, “saranno al centro del nostro agire politico nel dibattito per le prossime amministrative in quanto riteniamo che siano ad oggi del tutto assenti. Non riusciamo ad intravedere nelle politiche poste in essere nella nostra città negli ultimi anni un disegno strategico, un filo conduttore che ci consenta di capire quale è il disegno complessivo di Ragusa per i prossimi 20 anni”.
A chi si rivolgerà questo movimento? Lo ha chiarito lo stesso Schininà: “GenerAzione vuole dare impulso a un’interlocuzione con le diverse parti politiche alternative all’attuale governo di Palazzo dell’Aquila per avviare una riflessione condivisa sul programma di amministrazione della città per i prossimi cinque anni e oltre. Il dialogo sarà aperto e non pregiudizievole verso tutte le parti che condividano le linee guida e l’idea di base della nostra proposta: costruire una città più dinamica, più moderna e più inclusiva”. Alla domanda su una possibile espressione di candidatura a sindaco, Schininà ha risposto: “Abbiamo avviato delle interlocuzioni, ma soprattutto oggi abbiamo uno strumento politico che ci consente di stare al tavolo” insieme alle forze che lavorano per un’alternativa alla guida della città. Dichiarazioni all’insegna del rispetto degli interlocutori politici e civici, nella speranza che si arrivi a una “sintesi prima possibile”, in modo da poter concentrarsi su un programma serio, efficace, partecipato. Un ascolto profondo delle realtà imprenditoriali, sociali, delle associazioni e di ogni espressione della città. No a candidature da marketing, che spuntino a due mesi dal voto, ma un programma “fattibile e condivisibile, sintesi tra competenze tecniche, amministrative e politiche”, competenze che – è stato chiarito – gli aderenti al movimento ritengono di avere acquisito nelle proprie esperienze personali e professionali.
Gaetano Mauro ha poi voluto evidenziare un aspetto: “Qui siamo un gruppo di giovani che ha deciso di vivere nella propria città e che realmente sente l’esigenza di portare avanti dei temi che ritiene importanti. Lo vuole fare attraverso dei tavoli di discussione che prendano in considerazione l’apporto di tutta la città. Se qualcuno ci chiedesse: che colore avete? Risponderei: un bellissimo arcobaleno”.