La Diocesi di Ragusa con l’Ufficio per la Cultura, la Scuola e l’Università, e l’Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale- Ambito Territoriale di Ragusa e della Cattedra di Dialogo tra le culture, ha inaugurato il nuovo anno scolastico con un momento di formazione culturale e spirituale, che si è svolto il 6 ottobre al Santuario dell’Immacolata a Comiso, rivolto ai dirigenti scolastici, ai docenti e in particolare agli insegnanti di religione cattolica.
Ha presieduto l’iniziativa il Vescovo di Ragusa Mons. Giuseppe La Placa che tanta attenzione ha mostrato al mondo della scuola nel coso del suo ministero, come ha dimostrato con il suo apprezzatissimo messaggio ai maturandi lo scorso mese di giugno e all’intera comunità scolastica nei primi giorni di scuola. Nelle sue parole di saluto ha ribadito la grande importanza che la scuola riveste nell’essere spazio e tempo nel quale gli studenti sprigionando la loro creatività e la loro originalità accrescono la propria cultura e orientano il proprio futuro.
Nei saluti si sono susseguiti don Biagio Aprile, direttore dell’Ufficio Cultura della diocesi, che ha sottolineato l’attualità del tema dell’incontro centrato sull’umanizzazione del rapporto docenti-studenti, e il prof. Santo Burgio, Docente di filosofia dell’Università di Catania – sede Ragusa Ibla – che ha rimarcato la necessità di un’attenta umanizzazione dei rapporti anche nel mondo accademico e ha prospettato future collaborazioni tra scuola e università nel comune intento di formare i nuovi cittadini ai valori democratici e di pace.
L’introduzione all’incontro è stata affidata al prof. Carmelo La Porta, direttore dell’Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica, il quale ha evidenziato la novità di questo anno che proietta verso una fase rinnovata dell’essere scuola, dopo circa tre anni di emergenza pandemica, nella quale vanno riconquistati gli spazi di vicinanza per passare dalla didattica a distanza alla didattica di prossimità, dove al termine prossimità va assegnato il profondo significato del “prendersi cura”, evangelicamente inteso come abbraccio empatico dello studente.
La prolusione al nuovo anno è stata affidata alla prof.ssa Nunziata Barone, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Vico – Umberto I – Gagliardi” di Ragusa, sul tema: “La persona al centro. Umanizzazione del rapporto docente-alunno nell’attuale momento storico”. La prof.ssa Barone ha ricordato come anche in questi anni difficili i docenti hanno cercato, con grandi sforzi e adeguandosi a nuove competenze digitali, di restare vicini agli studenti non interrompendo le relazioni con essi. Adesso queste relazioni vanno rafforzate perché gli studenti sono usciti più fragili da quella esperienza e vanno aiutati a riconquistare spazi di socialità, ricercando una vicinanza di “sguardi negli sguardi”. Nel suo intervento la dirigente ha prospettato le novità future che riguarderanno la scuola e in particolare l’innovazione della tecnologia digitale che, trasformando le aule in un mondo virtuale tra realtà aumentata e 4D, chiede ai docenti di mettere sempre al centro della proposta formativa la persona dello studente con i suoi bisogni educativi e la sua originalità.
Con la celebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Giuseppe La Placa, si è affidato il nuovo anno a Dio. Il Vescovo nella sua omelia ha sottolineato gli atteggiamenti che devono caratterizzare la presenza dei docenti cristiani nel loro servizio scolastico. Mons. La Placa ha utilizzato la metafora dell’acqua, che vivifica scendendo dall’alto verso il basso, per invitare i docenti ad “abbassarsi a livello degli studenti” per servirli con umiltà e, nel contempo, ha chiesto loro di agire con grande fede, credendo fortemente che ciò che si spera possa realizzarsi.