Il Comune ‘strappa’, i cittadini ricuciono. È la ‘rivoluzione gentile’

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Un post brevissimo, ma chiaro e illuminante:
“La rivoluzione gentile
Non è Arcigay che propone bandiere da appendere in giro. È la gente che ha a cuore “la vita della gente” che chiede.
Un abbraccio grande ad Arianna e a Giovanni del Chiosco ‘A Funtana”.
È sulla pagina del presidente di Arcigay, Andrea Ragusa.
Pochi giorni fa il sindaco di Scicli, dopo una nota di un candidato alle prossime elezioni, ha tolto la bandiera di Arcigay (e quella della pace!) dal balcone del palazzo di città. Un gesto sbagliato anzitutto nei modi. Un decisionismo insensato che tradisce il senso stesso dell’Istituzione, che è invece luogo di confronto. Il primo cittadino, fermo restando che le bandiere non erano appese come quelle di rappresentanza (nazionale, europea, siciliana) sulle aste, ma appoggiate sulla facciata (quindi il richiamo alle norme è capzioso e fuori luogo), avrebbe dovuto perlomeno annunciare personalmente questa decisione ad Arcigay, che non è – come afferma in modo sconsiderato il candidato a caccia di notorietà in una campagna elettorale di noiosa e nefasta – un’associazione di categoria, ma un’associazione che si occupa di diritti civili. Un confronto, un dibattito sereno, e poi magari la decisione. La forma è, a maggior ragione quando si amministra un ente pubblico, sostanza. E invece il sindaco Marino ha optato per lo ‘strappo’, non della bandiera, s’intende, ma dei significati, degli intenti, perché quella bandiera era stata messa lì a seguito di un percorso, di un’adesione a una battaglia per i diritti. Ma c’è sempre tempo per rimediare!
Nessun gesto di omofobia: ha fatto bene il presidente Ragusa a ribadirlo. È solo, si fa per dire, mancanza di cultura istituzionale e di aderenza ai dibattiti che animano i luoghi e impegnano le azioni e i sentimenti delle persone.
Per fortuna, però, le persone sono più avanti dei loro amministratori, e così è venuta fuori la decisione di Arianna e Giovanni: la bandiera dei diritti sventola accanto al loro chiosco.