L’annuncio il 6 agosto. Circola ormai dal giorno in cui è stata data notizia dell’elezione a vescovo di Mazara del Vallo che il Papa ha scelto nella persona del modicano monsignor Angelo Giurdanella.
Il 6 agosto monsignor Antonio Staglianò potrebbe dare l’annuncio di un nuovo incarico a Roma lasciando così la sede vacante. Nella stessa data potrebbe esserci già la nomina del nuovo vescovo? Non avviene sempre così di prassi, almeno per le dimissioni per raggiunti limiti d’età. Ma in questo caso si tratta di passaggi di incarichi.
Per la sede di Noto da mesi si fa il nome di Cesare Di Pietro (si era fatto anche per Ragusa) attuale vescovo ausiliare di Messina.
A Noto, dopo gli anni difficilissimi con Staglianò, la cui azione pastorale non verrà certo ricordata per un lavoro nell’ottica dell’unità e della serenità, ci si attenderebbe un pastore che dia nuovo slancio, lavori per ricomporre fratture anche pesanti, che riporti entusiasmo e senso ecclesiale.
C’è una diocesi stanca, che ha bisogno di un pastore che ricrei tessuti lacerati: per questo, da Roma, ci si attenderebbe più ‘coraggio’ e attenzione. Cambiare nome per non cambiare nella sostanza sarebbe solo l’ennesima speranza tradita.