Il numero delle unità di sangue che le Avis Comunali della Provincia di Ragusa hanno raccolto a luglio 2022, è pari a 3.542, (+ 88 rispetto al 2021). Donazioni di sangue: dati di luglio con il segno positivo Un buon risultato se si tiene conto dell’attuale situazione epidemiologica che continua a far registrare molti casi di positivi al Covid 19, anche tra i donatori. Inoltre si sta fortemente recuperando il lieve calo di donazioni che aveva caratterizzato il primo semestre quest’anno.
“Come sempre il nostro più sentito ringraziamento – dichiara il dott. Salvatore Poidomani, Presidente di Avis Provinciale Ragusa – va rivolto innanzitutto alle donatrici e ai donatori che con grande senso civico, spirito solidale e responsabilità contribuiscono a raggiungere risultati significativi, rispondendo sempre e con solerzia agli inviti dell’Associazione. Grazie anche ai responsabili e ai quadri associativi, al personale sanitario e amministrativo delle Avis Comunali e del servizio trasfusionale dell’ASP 7 di Ragusa, che operano con grande impegno, dedizione e professionalità, ciascuno per la sua parte, garantendo il massimo livello di sicurezza dell’attività donazionale.”
“Quest’anno però, più che in passato” – continua Poidomani – “il trend positivo della raccolta non deve indurci ad abbassare la guardia, anzi l’impegno deve raddoppiare, perché a livello nazionale e regionale, per stessa ammissione del Centro Nazionale Sangue e di quello regionale, esiste “un’emergenza nell’emergenza” nel senso che a causa dell’effetto Covid-19 si rischia una situazione generalizzata di forti carenze.”
“Ma il problema più grave e preoccupante” – afferma il Presidente Provinciale- che l’Avis della Provincia di Ragusa denuncia da mesi, in piena sintonia e collaborazione con l’Avis Regionale Sicilia, è quello della mancanza di personale sanitario che può avere, come già ha avuto in alcune realtà provinciali siciliane, pesanti conseguenze in termini di cancellazione di giornate di raccolta e quindi di diminuzione delle donazioni, certamente non imputabile ad un minore senso di solidarietà da parte delle nostre donatrici e dei nostri donatori sui quali, siamo sicuri potremo continuare a contare.
Su questa criticità abbiamo interessato l’Assessorato alla Salute da cui ci aspettiamo risposte rapide ed efficaci, risposte che ad oggi non sono arrivate.
L’Avis in Provincia di Ragusa ha sempre cercato di soddisfare il fabbisogno di sangue del territorio ibleo e in più quello di altre realtà territoriali dove storicamente si registra una carenza di questo prezioso salvavita, impegno che continueremo a mantenere” – conclude Poidomani – “nell’interesse delle persone e della comunità.”