“Sulla discarica abusiva di contrada Petraro l’Amministrazione Dimartino non ha operato in maniera trasparente”.
E’ la denuncia del gruppo ‘Insieme per Santa Croce’, dopo la seduta del Consiglio comunale di giovedì sera, in cui “il sindaco ha risposto in maniera lacunosa ai nostri quesiti. Avevamo chiesto se il sito in oggetto, una discarica dismessa da anni, fosse stato autorizzato per l’abbancamento temporaneo dei rifiuti (frazione secca). Ma la domanda è rimasta inevasa. Peccato che i provvedimenti della sua Amministrazione vadano in tutt’altra direzione: attraverso un’ordinanza contingibile e urgente del 23 giugno, al fine di contrastare l’emergenza, il sindaco disponeva la predisposizione di 3 container presso il nuovo Centro comunale di Raccolta. Invece ce ne siamo ritrovati 6 (sei!), colmi di rifiuti e privi di ogni requisito, nella zona di c.da Petraro, che nessuno ci risulta abbia autorizzato. E per di più a cavallo fra i territori di Santa Croce e di Ragusa. Abbiamo chiesto al sindaco a quale porzione di territorio appartenesse la discarica temporanea, ricevendo in cambio un imbarazzato silenzio”. “Speriamo vivamente di sbagliarci – aggiungono i consiglieri – ma se quel sito non fosse stato autorizzato da alcun ente preposto, ci troveremo di fronte a un’ipotesi di reato per gestione illecita di rifiuti. Presenteremo un esposto alla Procura affinché si faccia chiarezza”.
Il Consiglio comunale, inoltre, ha bocciato la mozione presentata da ‘Insieme per Santa Croce’ che impegnava l’Amministrazione a revocare la delibera che istituisce il parcheggio a pagamento presso il terreno prospiciente Corso Mediterraneo, nella frazione di Punta Secca: “E’ inconcepibile che il numero di parcheggi a pagamento, nella borgata più importante del Comune di Santa Croce, sia superiore a quello dei parcheggi liberi. Inoltre siamo sconcertati per la totale assenza di trasparenza palesata dal sindaco, che di fronte alla nostra richiesta di conoscere la natura societaria della ditta locatrice del terreno, con sede in Tunisia, ha detto che non è di sua competenza effettuare alcuna verifica. Ricordiamo al sindaco che i 18 mila euro relativi al canone d’affitto sono soldi pubblici, e i santacrocesi hanno tutto il diritto di conoscere la loro destinazione”.
Durante la seduta sono state affrontate anche un paio di interrogazioni relative all’assenza del servizio di salvataggio nelle spiagge e al cartellone estivo degli spettacoli, realizzato grazie a un investimento di 27 mila euro: “Ci chiediamo – scrivono i consiglieri di ‘Insieme per Santa Croce’ – che fine abbiano fatto le priorità individuate in campagna elettorale dalla compagine ‘Cambia Verso’. E’ inconcepibile non aver trovato un euro per istituire il servizio di salvataggio e, di contro, aver messo in calendario un cartellone con trenta spettacoli. Ci sorprende, inoltre, il criterio di inclusione ed esclusione delle richieste pervenute. Sul punto, l’assessore Gambino è stata evasiva. Non è accettabile fare scelte “a caso” quando ci sono di mezzo soldi pubblici. I criteri dovevano essere chiari fin dall’inizio”. In conclusione: “L’Amministrazione deve scegliere se stare dalla parte di tutti i cittadini, o se, al contrario, è sufficiente farsi idolatrare da pochi fan. Ricordiamo al sindaco che è stato eletto col 27% delle preferenze e deve rendere conto e ragione anche a chi non l’ha votato: cioè la stragrande maggioranza dei santacrocesi. E non solo i quattro consiglieri che in aula si oppongono e si opporranno a questo modo di fare e di governare assai approssimativo”.