Per quanto riguarda l’anno scolastico 2022/2023, permane il rischio di mantenere ancora obbligatorio il dispositivo di protezione. Ad ostacolare la decisione, l’assenza di interventi di aerazione e ventilazione all’interno degli istituti scolastici, nonostante il grande utilizzo di risorse pubbliche per migliorare la qualità dell’aria e per la disinfezione delle superfici. Di fatto secondo quanto emerge dalla survey della fondazione Gimbe, in collaborazione con l’associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola (Anp), persistono ancora dei limiti.
“L’assenza di interventi strutturali in grado di garantire un’adeguata ventilazione ed aerazione dei locali — dichiara Antonello Giannelli, presidente Anp — è il vero tallone d’Achille, in assenza del quale il prossimo anno scolastico difficilmente potrà essere affrontato senza ricorrere all’utilizzo delle mascherine“.