Tre parole, un’immagine. Dicono tutto.
Un post sulla pagina facebook della Cattedrale di Ragusa intitolata a San Giovanni Battista.
Il sagrato preso di mira da delinquenti. No, chiamarli vandali sembra quasi una diminuzione di responsabilità. Un sedile in pietra nella balaustra che circonda u ‘Cianu’ di san Giovanni, è stato letteralmente spezzato in due. Un lastrone di pietra distrutto con una violenza inaudita.
Tutto intorno bottiglie di birra, rifiuti di ogni tipo. Il sagrato della chiesa, pregevole per fattura e prezioso per la storia della città, ridotto a un immondezzaio. E non è la prima volta che delinquenti devastino quel luogo: la facciata della Cattedrale, bene patrimonio dell’Unesco, con scritte di ogni tipo. Il grande portone centrale, devastato anch’esso. I gradini del sagrato, distrutti da chi va a farci i giri come fosse una pista da motocross.
Un elenco infinito di sfregi. Anni fa, monsignor Tidona auspicava la costruzione di una cancellata, come quella che protegge le due villette laterali. Non ci fu verso, non piacque -pare – alla Soprintendenza. E lo scempio quotidiano, invece, possiamo tollerarlo?
Il testo del post della Cattedrale a firma del parroco, don Giuseppe Burrafato: