Manifestazione molto partecipata, ieri, ad Acate, per chiedere maggiore incisività nelle ricerche di Daouda, il lavoratore della Costa d’Avorio scomparso da quasi dieci giorni. È apparso abbastanza chiaro, sin dall’inizio, che non si tratta di allontanamento volontario. Qualcosa è accaduto. Il video di lui che lavorava in una betoniera, poi il segnale del suo cellulare s’interrompe. Nessuna notizia.
Tanti lavoratori immigrati, oltre un centinaio, sono scesi in piazza, con un corteo per le strade della città.
“Del ragazzo scomparso – spiega la Federazione del Sociale Usb Ragusa che ha promosso la manifestazione – ancora nessuna traccia. Gli amici ci hanno consegnato alcuni video di Daouda mentre sabato scorso lavorava all’interno di una betoniera con un martello pneumatico. Riusciamo solo ad immaginare la fatica, il caldo e la sofferenza di lavorare in quella condizioni, il tutto senza un contratto di lavoro”.
Daouda sarebbe dovuto ritornare il 22 luglio in Costa d’Avorio per trascorrere un po’ di tempo con la moglie, ma da giorni – ormai – di lui non si hanno più notizie. Ed è difficile non pensare al peggio.
Al termine del corteo è partita spontaneamente dai lavoratori la proposta di organizzare uno sciopero. Se non ci saranno novità su Daouda, venerdì prossimo scatterà lo sciopero.