il fioretto maschile italiano, reduce dall’eccezionale tripletta europea, sarà rappresentato ai Campionati del Mondo Assoluti 2022 a Il Cairo (Egitto) in programma dal 15 al 23 luglio prossimi, dagli atleti saliti sul podio ad Antalya: Daniele Garozzo, Tommaso Marini e Giorgio Avola, oltre ad Alessio Foconi
Archiviata l’edizione record degli Europei di Antalya 2022 con ben 14 medaglie vinte, tra cui lo splendido bronzo del modicano Giorgio Avola, la Scherma Italiana fa rotta Il Cairo.
Gli ottimi risultati in terra turca in tutte le armi, non potevano che condurre da parte dei commissari tecnici ad una riconferma in blocco degli atleti da convocare per il mondiale. Così . Tutti i fiorettisti italiani sono tra i primi 16 del ranking internazionale, con Avola che dopo la medaglia europea è risalito al 13° posto, per cui saranno esentati dalle qualifiche preliminari. Scenderanno in pedana posizionati direttamente nel tabellone di eliminazione diretta principale a 64 mercoledì 20 luglio. Ritmi serrati quelli della nazionale assoluta di fioretto in questo finale di stagione, in vista dell’appuntamento più importante. Dopo solo pochi giorni dal ritorno dai Campionati Europei, senza nessun adagiarsi sugli allori, sono tornati in allenamento collegiale con il primo raduno pre-mondiale a Sarnano; a cui seguirà un secondo allenamento collegiale da venerdì prossimo presso il Centro di Preparazione Olimpica dell’Acquacetosa a Roma, che terminerà nei giorni a ridosso della partenza per l’Egitto. Giorgio Avola si appresta così a prendere parte al suo nono Campionato del Mondo Assoluto individuale, manifestazione in cui debuttò nell’edizione di Parigi 2010; con il miglior risultato ottenuto la medaglia di bronzo nell’indimenticata edizione dell’anno successivo a Catania. Le pedane egiziane hanno sempre portato bene ad Avola, che nel 2019 fece 3° proprio al Cairo nell’ultima prova di coppa del mondo prima dello stop pandemico, e in questa stagione ha esordito nel mese di febbraio proprio sulle stesse pedane che ospiteranno il mondiale, con una grande prestazione che gli valse la finale ad otto e soprattutto la consapevolezza che avesse ancora molto da dire in campo internazionale.