Reddito di cittadinanza, stop dopo il terzo rifiuto di un lavoro

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Immagine di repertorio

Le offerte dirette da parte di datori di lavoro privati varranno come quelle avanzate attraverso i centri per l’impiego. Rispettando gli standard previsti dalla legge, rientreranno nei meccanismi della ‘congruità’ e, quindi, faranno numero nel conteggio dei rifiuti che portano alla perdita dell’assegno. In pratica, dopo due no ad offerte ‘”congrue”, d’ora in poi sia pubbliche che private, si sarà costretti necessariamente ad accettare, pena la decadenza del beneficio.

È la novità sul Reddito di cittadinanza arrivata in nottata in commissione alla Camera. L’emendamento, nelle intenzioni di chi l’ha proposto, mira a risolvere il problema della carenza di manodopera, soprattutto nei settore turistico e ricettivo.

È stato proposto dal centrodestra, con il parere favorevole del governo, ma contrario il Movimento 5 Stelle.