Raccolta sangue. Anche il sistema Ragusa rischia di trovarsi in difficoltà

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Un modello esaltato da anni e da tutti. Ma che rischia di trovarsi in difficoltà e non per colpa dei donatori.

L’Avis Provinciale di Ragusa in occasione dell’iniziativa svoltasi giorno 27 giugno presso la sala “ S. Di Grandi” sul tema dell’emergenza sangue, alla presenza di alcuni deputati regionali, dei rappresentati delle 12 Avis Comunali e dell’Azienda Sanitaria Provinciale, ha ritenuto doveroso manifestare grande preoccupazione per la difficile situazione riguardante la raccolta di sangue in Sicilia dove si rischia di andare incontro verso un calo delle donazioni che fino all’anno scorso siamo riusciti ad evitare anche grazie al significativo apporto della provincia iblea che nonostante la crisi pandemica ha fatto registrare nel 2021 43.748 unità di sangue, + 3254 rispetto all’anno precedente).

“Non si vuole creare un senso di allarmismo ma evidenziare che quest’anno anche il Sistema Integrato Ragusa – spiega l’Avis -, considerato un modello di eccellenza, rischia di trovarsi in difficoltà e non per un minore senso di solidarietà da parte delle nostre donatrici e dei nostri donatori, che continueranno a fare il loro dovere civico e ai quali andrà sempre il nostro più sentito ringraziamento, non a causa degli effetti della pandemia.

La criticità verso cui andiamo incontro è dovuta alla mancanza di personale sanitario,
indispensabile per garantire un numero di giornate di raccolta sangue sufficienti a soddisfare il fabbisogno della provincia di Ragusa e delle altre realtà territoriali che essa supporta e dove storicamente si registra una carenza di questo prezioso salvavita.

Sul problema abbiamo interessato l’Assessorato alla Salute da cui ci aspettiamo risposte
rapide, anche in vista della stagione estiva, da sempre considerato un periodo ma che negli
ultimi anni nella nostra Provincia siamo riusciti a rendere “normale”.
Siamo certi che i rappresentanti istituzionali, ciascuno per il proprio ruolo, sapranno mostrare la dovuta sensibilità nei confronti di un problema che riguarda tutta la comunità e in particolare le persone, i pazienti che hanno bisogno di sangue, impegnandosi per la sua rapida risoluzione.

L’Avis della provincia di Ragusa continuerà a fare la propria parte con la dedizione e l’impegno che l’hanno sempre contraddistinta in 40 anni di attività”.