Da ieri mascherine via quasi ovunque, eccetto nei trasporti e negli ospedali. Tuttavia torna a salire in modo consistente l’incidenza settimanale dei nuovi casi di Covid in Italia.
Secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute, nella settimana 10-16 giugno ci sono stati 310 casi ogni 100mila abitanti, contro i 222 della settimana precedente (3-9 giugno). Le incidenze più elevate si registrano in Sardegna, dove il valore è schizzato a 448,6 casi per 100mila abitanti, e nel Lazio, dove il valore tocca 406,7.
L’indice di riproduzione Rt medio calcolato sui casi sintomatici, invece, è stato pari a 0,83 nel periodo 25 maggio-7 giugno, in aumento rispetto allo 0,75 della settimana precedente.
Il range (che va da 0,73 a 1,18) torna a superare la soglia epidemica di 1, sopra la quale il virus è in espansione. “La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (10% contro 10% la scorsa settimana). In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% contro 42%), mentre diminuisce la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% contro 49%)”, si legge nel report.
Sono sei, in particolare, le Regioni che soffrono e che vedono ancora aumentare le persone che hanno bisogno di cure intensive: Abruzzo (21%), Calabria (17%), Campania (13%), Friuli Venezia Giulia (24%), Lazio (22%), Marche(23%). In calo invece in Piemonte (23%), provincia autonoma di Trento (26%), Umbria (8%), Val d’Aosta (19%). È stabile in Basilicata (8%), Emilia Romagna (17%), Liguria (18%), Lombardia (15%), Molise (5%), PA Bolzano (17%), Puglia (13%), Sardegna (15%), Sicilia (19%), Toscana (22%), Veneto (17%).
Sette i territori oltre il 20%: Abruzzo 21%),Trento (26%), Piemonte (23%), Friuli Venezia Giulia (24%), Toscana (22%), Lazio (22%), Marche (23%).