Tre liste su cinque che sostenevano il candidato Giorgio Vindigni riportavano simboli di partiti nazionali. Tutti e tre, messi insieme, non sono riusciti a superare il 7%.
Nessuna delle tre liste ha superato il 5%, con la performance peggiore dei 5 stelle. Hanno racimolato appena 154 voti, pari all’1,41%. E pensare che cinque anni, quando avevano una propria candidata, la lista aveva ottenuto 1.294 consensi. Il crollo è abissale.
Il Pd non va molto meglio: ha ottenuto 415 voti, pari al 3,79%. Meno della metà di cinque anni fa, quando i voti al Partito democratico erano stati 1.015.
E l’Udc? 200 voti tondi tondi, l’1,83%. Italia Unione di Centro, cinque anni fa, aveva ottenuto 1.911 consensi.
Che botta!
Ora, ovviamente, Riccotti e Vindigni dovranno provare a parlarsi. Possibile un accordo per il ballottaggio? È presto per dirlo. Tuttavia il risultato delle forze che sostenevano Vindigni deve pesare come una mea culpa sulla politica ‘spaccatutto’ che dalle parti del Partito democratico si è imposta anche a Scicli.
Per restare in tema di liste-slogan? Quella in cui è stato appicciato il nome di Vittorio Sgarbi ha avuto meno di 200 voti, 181 per l’esattezza, l’1,65%. A dimostrazione di come i like sui social siano altra cosa rispetto al consenso nelle urne.