Dall’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle 107 province italiane, prendendo come riferimento i bambini, i giovani e gli anziani in tema di istruzione, lavoro, famiglia e svago, a Ragusa emergono risultati contrastanti dove però ancora una volta si evidenziano i problemi atavici che attanagliano un po’ tutte le città del Meridione. Soffermandoci proprio sulla nostra provincia, sono dieci gli indici che meritano un particolare approfondimento rimandando all’articolo completo (https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-dellavita-generazioni/) per un’analisi globale. Partendo dalle note positive spicca l’indicatore sull’imprenditorialità giovanile che piazza Ragusa al 22° posto nazionale. Dinamicità che contraddistingue da sempre il territorio ibleo con la complicità, negli ultimi anni, di misure nazionali ed europee che hanno favorito la nascita di start-up in diversi settori dell’economia come quelli dell’agricoltura e dei servizi (turismo in testa), spesso e volentieri collegati tra di loro. Le aree sportive a Ragusa si collocano al 46° posto a livello nazionale. Una crescente attenzione da parte degli amministratori locali nel recupero di luoghi abbandonati convertiti in impianti sportivi moderni.
Nella nostra città l’esempio emblematico è stato la conversione dell’ex pista di pattinaggio, dimenticata per decenni, in uno “skate park” appena quattro anni fa. Una struttura che attira giovani e giovanissimi da tutta la provincia e che ha pochi eguali nel Sud Italia. Il numero dei matrimoni celebrati e l’età media al parto pongono Ragusa rispettivamente al 28° e all’8° posto nazionale. Nella nostra provincia si celebrano 3,5 matrimoni ogni 1000 abitanti e una madre concepisce il primo figlio a 31,5 anni di età. Ci piazziamo addirittura secondi come numero medio di figli per donna (1,5), solo dietro a Bolzano che vince quasi tutte le classifiche. Passiamo adesso alle note stonate che fanno sprofondare la provincia ragusana nelle ultime posizioni delle classifiche stilate dal Sole 24 Ore. Penultimo posto per numero di biblioteche (1,6 ogni 10.000 residenti), 90° posto per disoccupazione giovanile (27,5%), 102° posto per numero di bar e discoteche, 84° posto per numero di amministratori comunali under 40 e infine 82° posto per numero di laureati. Indicatori preoccupanti che meriterebbero una seria riflessione da parte della nostra classe politica locale.
È doveroso ricordare che qualcosa comunque è stato già fatto. Infatti è stato istituito lo scorso aprile per l’anno accademico 2022/2023 un nuovo corso di laurea in “Management delle imprese per l’economia sostenibile” che avrà sede a Ragusa Ibla nei locali dell’ex distretto militare. E’ un inizio ma non basta.