Ricorreva ieri il primo anniversario della prematura scomparsa di Carmelo Dipasquale. La famiglia, con il papà Emanuele, la mamma Gisella e il fratello Davide, accompagnata dagli amici più stretti, ha voluto organizzare, nel Giardino della vita di via Africa a Ragusa, un momento di ricordo che assume un significato ancora più grande se si pensa che il suo fegato, le cornee, i reni, i polmoni, il pancreas e il suo cuore hanno ridato vita e speranza ad altre donne e uomini in giro per l’Italia. A Udine, Torino, Roma, Padova e Palermo ha prolungato l’aspettativa di vita di altre persone. Sette organi donati, una circostanza che ha dell’eccezionale e che mette in rilievo la grande generosità di Carmelo che volontariamente aveva firmato per la donazione anche se nessuno si attendeva che questo momento sarebbe arrivato così presto. I riceventi sono tutti in buona salute. Il consigliere comunale Sergio Firrincieli, che ha condotto l’appuntamento di ieri su invito della famiglia, ha sottolineato che “Carmelo era un ragazzo semplice, amante della vita, innamorato della natura con la quale viveva a stretto contatto. Negli ultimi mesi della sua esistenza, si era appassionato al ping pong vivendo assieme agli amici, molti dei quali presenti ieri pomeriggio, momenti di gioia e spensieratezza. Per questo motivo la famiglia ha pensato di donare alla comunità, qui in questo luogo simbolico del Giardino della vita, un tavolo da ping pong che chiunque potrà usare per cimentarsi in questa disciplina sportiva, ma anche, e perché no, per studiare, giocare a carte e altro ancora”. Dopo la scopertura del tavolo, lo stesso è stato benedetto da padre Paolo La Terra, amico della famiglia. E’ stata ringraziata l’amministrazione comunale per la realizzazione della platea in calcestruzzo in cui è posizionato il tavolo da ping pong. Tra i partecipanti anche i ragazzi dell’associazione “Il corno francese blu” che hanno dedicato una poesia a Carmelo; i rappresentanti dell’Aido che hanno messo in rilievo il grande gesto compiuto dal giovane ragusano. E, in più, da uno dei riceventi, è stata recapitata una bella corona di fiori con uno scritto commovente per ringraziare l’eroismo del ragazzo ragusano. Erano presenti, inoltre, gli amici che gli hanno voluto rivolgere un pensiero, anche attraverso le scritte sui palloncini che sono stati fatti volare in cielo. Momenti molti significativi e allo stesso tempo toccanti.