“Carissimi infermieri, a voi la mia gratitudine, ma soprattutto ammirazione, per la professionalità e l’abnegazione con cui portate avanti il vostro compito in condizioni non facili, senza mai dimenticare che il paziente è una persona e non un numero, avendo sempre una parola, un sorriso, un gesto di attenzione per ciascuno degli assistiti. Auspico che queste parole possano essere per voi sempre di forte guida e motivazione. Grazie di cuore a tutti”. È il contenuto del messaggio che il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa, il sacerdote Giorgio Occhipinti, ha fatto recapitare quest’oggi a tutti gli operatori sanitari degli ospedali, e non solo, presenti sul territorio della diocesi in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere che si celebra proprio il 12 maggio. “Gli infermieri sono in prima linea ogni giorno – dice don Occhipinti – eseguono esami fisici, curano le ferite, somministrano terapie e farmaci e, in molti casi, curano anche i pazienti più gravi quando il medico è assente. Gli infermieri sono molte volte le persone più vicine a noi nei nostri momenti di maggiore vulnerabilità”. Il tema della giornata dell’infermiere di quest’anno è: “Infermieri: ovunque e per il bene di tutti – Investire in infermieristica e rispettare i diritti per garantire la salute globale”. Il focus è sulla necessità di proteggere, sostenere e investire nella professione infermieristica per rafforzare i sistemi sanitari in tutto il mondo. “Dobbiamo essere consapevoli – dice ancora don Occhipinti – che gli infermieri forniscono cure accessibili, centrate sulla persona e olistiche per tutti, dalla nascita alla morte, dalle malattie non trasmissibili alle malattie infettive, dalla salute mentale alle condizioni croniche, negli ospedali, nelle comunità e nelle case. La ricorrenza anche quest’anno assume un significato particolare. Il Covid 19 ha messo infatti in luce il grande capitale umano che i professionisti del settore sanitario mettono in campo ogni giorno. Con abnegazione, impegno, fatica e coraggio, gli infermieri, insieme ai medici, sono in prima linea nella lotta al nemico invisibile”.