Il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia, una ricorrenza riconosciuta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite dal 2004. La giornata ha l’obiettivo di promuovere eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell’omofobia, della bifobia e della transfobia. A.GE.D.O. Ragusa celebra questa importante ricorrenza con “T – Life” una mostra fotografica digitale che trae spunto dal libro “La crisalide e le Lantane, diario di un uomo cisgender”, pubblicato dal fotografo Avarino Caracò per PM edizioni. Avarino Caracò è un fotografo freelance la cui ricerca visiva si sviluppa su un confronto personale tra identità ed alterità, in un’esplorazione culturale che gli ha permesso di relazionarsi con il mondo con registri visivi diversi, tutti convergenti verso una centralità del corpo sia sociale sia individuale. La sua fotografia, riconosciuta in svariati contesti internazionali, rappresenta un interessante mondo da esplorare. La mostra sarà inaugurata al Centro Commerciale Culturale – Via Matteotti 61, Ragusa – domenica 15 maggio alle 18.00 con una tavola rotonda sulle questioni sociali legate alle identità di genere in Sicilia, con Avarino Caracò, Elena Barone, l’Avv. Cristina Di Paola e la conduzione di Elvira Adamo.
Dal 16 maggio al 22 maggio la mostra sarà aperta al pubblico dalle 18.00 alle 20.00. Le scuole potranno prenotare delle visite guidate. Info: [email protected] https://www.facebook.com/agedo.ragusa A.GE.D.O. è costituita da genitori, parenti e amici di persone omosessuali, bisessuali e transessuali che si impegnano per l’affermazione dei loro diritti civili e del diritto alla identità personale. L’associazione – presente su tutto il territorio nazionale – vuole essere di aiuto e sostegno per quei genitori che hanno saputo dell’omosessualità o della transessualità della propria figlia o figlio e ne soffrono perché per loro è difficile comprendere e accettare. Le Socie e i Soci A.GE.D.O. possono condividere il loro disagio, ponendosi come interlocutori per un dialogo su argomenti che conoscono e che spesso hanno vissuto e superato.