Il Servizio Trasfusionale di Malta si incontra con il Simt e l’Avis di Ragusa 

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Una delegazione del Servizio Trasfusionale di Malta, la scorsa settimana, è stata ospite al SIMT di Ragusa. L’incontro, organizzato nell’ambito del progetto europeo Erasmus, ha avuto come scopo la visione da parte dei sanitari maltesi della organizzazione della raccolta del sangue e degli emocomponenti all’interno della Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa. A fare gli onori di casa il direttore del SIMT di Ragusa, Francesco Bennardello e Pietro Bonomo, persona responsabile dell’Avis di Ragusa.

La delegazione maltese, guidata dal direttore del Servizio Trasfusionale di Malta, Monique De Battista, era formata da tre medici e tre infermieri, i quali hanno visitato il Servizio Trasfusionale di Ragusa, l’AVIS di Ragusa, Vittoria e Marina di Ragusa. Nei cinque giorni di visita, i sanitari maltesi hanno assistito alle attività relative all’arruolamento dei donatori di sangue e alla gestione degli esami, alle modalità di esecuzione della donazione di sangue, di plasma e di piastrine e di tanti altri processi relativi all’utilizzo del sangue e degli emocomponenti. Sono state numerose le richieste di approfondimento, chiarimenti, confronti tra l’organizzazione maltese e quella ragusana.

La scelta della delegazione maltese di venire a Ragusa è scaturita dal fatto che la provincia iblea, da anni, rappresenta una realtà assolutamente all’avanguardia nel campo della donazione e della trasfusione a livello sia regionale che nazionale. I Servizi Trasfusionali di Ragusa, Modica e Vittoria e l’Unità di Raccolta AVIS di Ragusa, assieme ai dodici punti di raccolta presenti in ciascun comune della provincia, sono certificati ISO 9001/2015 e questa certificazione rappresenta una garanzia in termini di qualità e di standardizzazione dei processi e dei servizi offerti. La donazione a Ragusa ha raggiunto negli anni primati eccezionali che fanno della nostra provincia un centro di eccellenza e una risorsa importantissima per la nostra Regione, riuscendo a garantire ogni anno la disponibilità di oltre 15.000 unità di sangue per alcuni Ospedali siciliani che fanno ancora molta fatica a raggiungere l’autosufficienza.