Tutto pronto per la XV edizione della Giornata nazionale delle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo che l’Anffas celebrerà il 26 marzo anche a Ragusa. In particolare, dopo due anni di pandemia, si torna all’originaria formula dell’“Open day – porte aperte all’inclusione sociale” e, in particolare, sarà proposta una passeggiata di turismo accessibile. “Passi sul ponte: la cultura che tutti i giovani unisce. Passeggiata culturale per un turismo accessibile”: è il nome specifico di quest’ultimo progetto che prevede il coinvolgimento degli autorappresentanti Anffas, della Consulta giovanile di Ragusa, dell’associazione “Insieme in città” e degli studenti di alcuni istituti scolastici della città.
L’appuntamento dell’Open day prenderà il via sabato alle 10 al Centro commerciale culturale di via Matteotti 61. Sarà caratterizzato da una serie di eventi organizzati dall’Anffas Ragusa: la consegna alla città di tre mosaici realizzati nel laboratorio di ceramica dell’associazione; la proiezione del video conclusivo di un progetto sull’ambiente che l’Anffas ha portato avanti in collaborazione con Legambiente e con il Comune di Ragusa; un’esibizione musicale curata dal gruppo di musicoterapia dell’associazione.
Subito dopo ci sarà la passeggiata per le vie del centro storico durante la quale potranno essere ammirate le installazioni artistiche illustrate dalle persone con disabilità che, in veste di guida turistica, racconteranno le bellezze del territorio di casa nostra utilizzando il linguaggio “Easy to read”, facile da leggere.
“L’obiettivo che ci prefiggiamo nel corso di questa giornata – sottolineano da Anffas Ragusa – è, ancora una volta, quello di diffondere la cultura dell’inclusione, delle pari opportunità, della non discriminazione e della cittadinanza attiva. Con l’Anffas day, vogliamo contrastare cliché, pregiudizi, discriminazioni che purtroppo continuano a circondare le persone con disabilità. Invitiamo i cittadini a partecipare per promuovere insieme un futuro in cui nessuno sia più discriminato a causa della disabilità e in cui siano garantiti a tutti pari opportunità e piena inclusione sociale”.