Si è conclusa ieri la festa di San Giuseppe a Giarratana. Purtroppo le condizioni meteo avverse non hanno consentito una grande partecipazione di fedeli, ma l’aspetto più importante è che, dopo due anni di pandemia, si è ritornati a una parvenza di normalità (sebbene la processione con il simulacro per le vie del paese non si sia tenuta) con la presenza del corpo bandistico Vincenzo Bellini e con la riproposizione della tradizionale “cena” sul sagrato della chiesa Madre. Piccoli segnali dal grande significato. E, poi, naturalmente, la presenza dei fedeli alle varie celebrazioni religiose che hanno reso ancora più pregnante la giornata della festa esterna in onore del patriarca.
Già in mattinata, dopo la celebrazione eucaristica e lo sparo dei colpi a cannone, era stato il giro della banda per le strade di Giarratana a tenere desta l’attenzione di tutti i residenti, fornendo il significato più genuino del giorno di festa. Poi, alle 11, c’è stata la solenne santa messa arricchita dai canti della corale parrocchiale “Regina Caeli” che, ancora una volta, ha messo in evidenza tutta la propria perizia canora. Quindi, a mezzogiorno, è stato sempre il corpo bandistico Bellini grande protagonista, prima dello spettacolo pirotecnico in piazza Municipio a cura della Pirotecnica Fasima Fuochi di Santa Venerina. Corpo bandistico di nuovo in corteo nel primo pomeriggio, poco prima della tradizionale “cena”, in cui i devoti hanno messo a disposizione alcuni beni per racimolare soldi a fini di beneficenza. Dopo la messa serale, oltre alla presentazione delle coppie di fidanzati, la festa si è conclusa nel modo tradizionale, cioè con la riposizione del simulacro del patriarca nella cappella dell’altare maggiore.
“E’ stata una festa molto particolare – sottolineano da Aia Servizi Ragusa che si sta occupando di sostenere la comunicazione esterna dell’appuntamento religioso – perché si è avuta l’impressione che questa sia l’ultima edizione con le restrizioni. Tutti, naturalmente, speriamo che possa essere così e che già dall’appuntamento settembrino con San Giuseppe (ricordiamo che Giarratana ha questa singolarità, celebrando il patriarca due volte l’anno) si possa avere la possibilità di assistere, finalmente, alla processione del simulacro per le vie del centro. E’ un’attesa che dura da parecchio, ormai, e tutto lascia presagire che tra qualche mese il ritorno alla normalità possa concretizzarsi”.