Domenica scorsa, all’interno della Chiesa Madre di San Pietro Apostolo di Modica, ha avuto luogo l’atteso evento dello svelamento della tela di San Nicola che intercede per la liberazione di tre generali incarcerati.
Il Parroco Frate Antonello Abbate e l’ing. Antonio Criscione Presidente dell’Associazione Petra Mazara promotrice dell’iniziativa nel solco segnato dal percorso unitario della “Via delle Collegiate”, hanno introdotto l’evento che segna il recupero dell’antica tela e la riscoperta dell’antichissimo culto di San Nicola al quale sono particolarmente devoti i fedeli delle nazioni colpite dagli eventi bellici, il santo del dialogo, dell’incontro e della fratellanza.
Il Santo di Myra, al quale è dedicata anche la cattedrale di Noto, esprime valori legati alla fede religiosa che hanno una rilevanza anche dal punto di vista sociale. Sono tante le persone che, anche in assenza di un percorso di fede, si stringono attorno alla figura del Santo e al messaggio di solidarietà, fratellanza e accoglienza insito nella sua iconografia.
L’assessore alla Cultura Maria Monisteri ha ribadito l’importanza di questo ulteriore tassello all’interno di un progetto ardito, quasi impossibile, che è quello della “Via delle Collegiate” e che invece ha avuto riconoscimenti nazionali arrivando ai vertici nella graduatoria dei Luoghi del Cuore del Fai con oltre 40.000 consensi. Da lì si è trovata quell’ulteriore energia e quella voglia perché uniti ciascuno nelle proprie competenze si rendesse la città sempre più bella.
La dottoressa Gaetana Ascenzo ha proiettato illuminanti diapositive, mediante le quali ha spiegato le difficoltà del restauro, trattandosi di una tela in pessimo stato di conservazione, con alcune lacune particolarmente evidenti proprio sul volto del Santo.
La prof.ssa Maria Terranova, ispettrice onoraria della Soprintendenza nonché associata della Petra Mazara, ha invece spiegato il significato dell’opera restaurata, la diffusione del culto di San Nicola, ampliando la visione all’intera cappella che racchiude ulteriori opere di assoluto valore, nonostante siano di difficile attribuzione e comunque realizzate da autori che vengono impropriamente definiti minori. Lo studioso di arte sacra Rosario Dierna, autore dell’importante ritrovamento, ha poi narrato i momenti emozionanti che hanno portato alla scoperta della tela tre anni fa.
Un saluto infine è stato dato dai responsabili del Lions Club di Modica, Rotary Club di Modica, Inner Wheel Ragusa Contea di Modica e dall’Associazione Piero Iemmolo che unanimemente hanno ribadito il loro interesse per la protezione del grande patrimonio culturale del territorio ibleo e la loro disponibilità a continuare su questo cammino per ridare a Modica il prestigio spettante. Agendo in modo congiunto e lavorando per i medesimi obbiettivi si possono raggiungere importanti traguardi.
Il Parroco Frate Antonello ha ricordato l’importanza dell’arte nel percorso di fede di ciascuno. Mentre c’è chi distrugge in queste ore terribili, ci deve essere anche chi custodisce e ricostruisce in tutti gli ambiti della società per dare luce e speranza all’umanità.