A distanza di due mesi dai timori della Società per la mobilità alternativa (organismo formato dall’on. Giorgio Chessari, dal prof. Giorgio Flaccavento, dall’avvocato Tano Barone, dall’imprenditore Santi Tiralosi, dal ferroviere Pippo Gurrieri e dall’imprenditore Franco Cilia) sull’insufficienza di fondi per la metropolitana di superficie, arriva da Palazzo dell’Aquila la notizia del via libera all’appalto per il primo stralcio.
“Della metropolitana di superficie – afferma il sindaco Cassì – si parla da oltre 20 anni, ed è un obiettivo a cui hanno lavorato varie amministrazioni. Ora, finalmente, l’idea visionaria di utilizzare la linea ferroviaria che attraversa la città come strumento di trasporto urbano, inizia a concretizzarsi. RFI ha pubblicato ieri la gara di appalto di un primo stralcio da 9 milioni che prevede la riqualificazione della stazione di Ragusa e la realizzazione della nuova fermata di via Colajanni, in funzione della quale da alcuni mesi sono già iniziati i lavori di allargamento del marciapiede. Le offerte devono essere presentate entro il giorno 8 aprile. Le risorse provengono dalla Regione, che ha preso in carico il progetto del valore complessivo di oltre 25 milioni. Da Ibla fino al nuovo ospedale e a Donnafugata, passando per il centro della città, l’opera avrà anche una notevole valenza turistica ed offrirà una prospettiva unica di conoscenza della città e del paesaggio che la circonda e ne è parte integrante. La linea ferroviaria, che ha oltretutto un grande pregio ingegneristico, attraversa infatti alcuni dei luoghi più belli e suggestivi del nostro territorio, offrendo scenari unici e inconfondibili”.
Una buona notizia, ma la Società per la mobilità alternativa era stata chiara:
“Nonostante le somme di cui si parla sembrino, in assoluto, piuttosto considerevoli, non sono sufficienti a completare l’opera. Tutt’altro. Ben 10 milioni serviranno per adeguare la stazione centrale alle normative europee; vale a dire abbattere le barriere architettoniche, realizzare il 2º e 3º binario con regolare sottopassaggio, fino a collegare piazza Stazione con via Archimede (Sacra Famiglia). Noi abbiamo preso atto della inevitabilità della scelta adottata dal Comune di approvare a stralcio il progetto e di escludere in generale, per incapienza del finanziamento, dalla immediata realizzazione buona parte delle fermate, dato che sostanzialmente ci si concentra soprattutto su: stazione centrale, fermata Colaianni e stazione Giovanni Paolo II. Ma se non si serviranno tutti i quartieri attraversati dalla ferrovia, l’opera tutta avrà poco senso. Pertanto, il nostro suggerimento è che sia indispensabile ribadire nel progetto di variante generale al Piano regolatore generale del Comune di Ragusa, la previsione di tutte le fermate indicate nel primo progetto dell’ing. Fabio Ciuffini, vale a dire: stazione di Ibla, piazza Carmine, via Alfieri, stazione centrale, via Colaianni, via Paestum, Area di sviluppo industriale, Cisternazzi, Puntarazzi. Onde evitare poi il rischio che l’opera possa restare inattuata nella sua interezza, abbiamo chiesto di disporre sin d’ora, anche tramite il ricorso ad esperti esterni, la individuazione di altre forme di finanziamento cui accedere per la realizzazione di dette fermate. A tale proposito abbiamo consegnato all’Amministrazione una lettera redatta dall’avv. Barone e firmata dall’intero cda”.