Una giornata in campagna, alla Masseria Ventosa, in contrada Piana Materazzi, alle porte del capoluogo ibleo, per la sezione di Ragusa dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Un momento intenso caratterizzato dalla riscoperta degli antichi saperi e sapori legati all’arte del carraro e delle tradizioni contadine di una volta. In primo piano, anche la degustazione di prodotti tipici.
“Abbiamo voluto stimolare la sensorialità – afferma Carmelo Gurrieri, consigliere Uici – oltre a divertici, proponendo un approccio alla conoscenza di questi luoghi da porre più sotto attenzione proprio attraverso l’utilizzo dei sensi. Quindi, per dire, toccare le galline, dare da mangiare ai vitellini o, ancora, impressionare attraverso il tatto le caratteristiche di quelle erbe spontanee che fanno da pascolo per le mucche. Tutto questo, per noi, ha significato confrontarci con l’esperienza del mondo che ci circonda, nella fattispecie il mondo contadino, quello delle masserie del Ragusano”.
“Abbiamo vissuto questa esperienza a trecentosessanta gradi – spiega il presidente Uici Ragusa, Salvatore Albani – e lo abbiamo fatto utilizzando gusto, olfatto, tatto, udito e, perché no, un residuo della vista per chi è ipovedente. Ringraziamo chi ci ha ospitato perché lo ha fatto davvero con il cuore. E’ stata una esperienza nuova che ci ha permesso di riscoprire il valore del territorio attraverso uno straordinario percorso sensoriale e la possibilità di vivere l’attività tipica di una masseria tradizionale. I nostri associati erano davvero soddisfatti per l’esito di una giornata che non dimenticheremo presto”.