Oltre 100 mila gli ucraini in fuga dalla guerra, in migliaia espatriati verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania.
Esplosioni, raid aerei e colpi di mitragliatrici hanno seminato il panico anche la notte scorsa nella capitale ucraina e in altre località, mentre Interfax ha riferito di attacchi ucraini nel Donbass con vittime civili, denunciati anche dall’inviato russo all’Onu che ha accusato Kiev di usare i residenti come scudi umani.
Le forze di Mosca sono apparse sotto tiro nelle ultime ore, nonostante le posizioni guadagnate nei giorni precedenti e l’accerchiamento di importanti roccaforti, con l’invio di una squadra speciale cecena e l’intervento di sabotatori in divisa ucraina.
Il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, assicura che la situazione a Kiev è «sotto il controllo delle forze armate ucraine».
Il presidente ucraino Zelensky si è mostrato alla tv di Stato personalmente alla guida della resistenza. E ha respinto una offerta di aiuto da parte degli Stati Uniti per lasciare la città, dove è braccato dai sabotatori russi.