Caro bollette e materie prime, la Cna Ragusa si confronta con l’amministrazione comunale

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Caro bollette e caro materie prime, la Cna territoriale di Ragusa avvia un primo confronto con l’amministrazione comunale del capoluogo ibleo per valutare quali potrebbero essere i provvedimenti da adottare a sostegno delle imprese.

La Giunta municipale di Ragusa era rappresentata dal sindaco Peppe Cassì e dall’assessore allo Sviluppo economico Giovanna Licitra; l’associazione di categoria, invece, dal segretario territoriale e responsabile Cna ristorazione territoriale, Carmelo Caccamo, e dalla responsabile della Cna comunale, Antonella Caldarera. “Abbiamo posto all’attenzione dell’amministrazione comunale – spiega Federica Muriana, presidente territoriale di Cna ristorazione – l’esigenza di trovare rapide soluzioni per agevolare le imprese della città, dalla riduzione della Tari, alla detassazione del suolo pubblico anche dopo il superamento dello stato di emergenza nazionale. Riflettori puntati, nello specifico, su bar, pub, pizzerie e ristoranti assieme alle altre imprese del settore”.

“Riteniamo che questo – aggiunge il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono – sia il momento di aiutare le imprese attraverso delle agevolazioni mirate volte ad accompagnarle verso la ripartenza economica. Le imprese della ristorazione, in particolare, hanno subito un duro colpo dopo due anni di decreti che ne hanno limitato l’attività”. “Adesso – aggiunge ancora Muriana – dobbiamo pensare a riorganizzare il settore e a garantire la migliore accoglienza dei clienti. Abbiamo registrato senso di responsabilità da parte del sindaco il quale, senza lanciarsi in proclami generalistici, ha accolto il ragionamento portato avanti dalla nostra associazione per tutelare le imprese della ristorazione ragusana”. Sul tappeto anche un’altra questione, quella che ha a che vedere con l’approvvigionamento idrico. “L’incontro – sottolinea Caldarera – è servito, infatti, anche per affrontare l’argomento concernente la fornitura del servizio idrico dopo che, in forza dell’art. 32 comma 3 della L.R. 1/2019, il Comune di Ragusa ha preso in consegna i pozzi e gli impianti idrici del consorzio Asi Ragusa in liquidazione, gestiti dall’Irsap, con decorrenza dal 1° ottobre 2021. Pertanto, le imprese insediate nella zona industriale si ritrovano a instaurare un nuovo rapporto contrattuale per la fornitura dell’acqua con il Comune di Ragusa. Il tutto per un importo di circa 300 euro e quindi oneroso per la tasca delle imprese in un momento storico come questo. Il sindaco ci ha garantito la massima disponibilità per verificare e valutare come è possibile intervenire in merito senza gravare ulteriormente sulle tasche delle stesse imprese”. Cassì ha, insomma, tenuto a sottolineare che sono già allo studio degli interventi mirati per aiutare le pmi operanti sul territorio comunale.