E’ in programma sabato 26 febbraio, alle 16, al Centro culturale di via Matteotti di Ragusa, l’iniziativa “Libere – la comunità contro il femminicidio” promossa in collaborazione tra il Comune di Ragusa, la Casa delle donne di Ragusa, l’associazione italiana maestri cattolici, l’associazione Prometeo onlus e il centro antiviolenza “Work in progress”. A darne comunicazione il consigliere comunale Sergio Firrincieli che si è reso parte attiva nell’organizzazione dell’appuntamento. Si partirà con i saluti istituzionali del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, del capo dell’ufficio di gabinetto del prefetto, Ferdinando Trombatore, del vicario del questore di Ragusa, Antonio Salvago, e di Angelo Aliquò, direttore generale dell’Asp di Ragusa. L’apertura dei lavori, che saranno moderati da Angela Allegria, avvocato e pubblicista, sarà a cura di Lisa Judice, presidente della Casa delle donne di Ragusa. Relazioneranno Rita Palidda, docente di Sociologia all’Università di Catania, che parlerà di “Parità, libertà e violenza sulle donne: un groviglio da sciogliere”; Emanuela Tumino, presidente dell’Ordine degli avvocati del Tribunale di Ragusa, che si soffermerà su “Dalla convenzione di Istanbul al codice rosso”. I lavori saranno conclusi dalla senatrice Cinzia Leone, vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta su femminicidio nonché su ogni forma di violenza. A seguire il dibattito e gli interventi programmati. L’ingresso è consentito nel rispetto delle norme Covid. “E’ una tema di strettissima attualità – commenta Firrincieli – che merita di essere affrontato e analizzato con la presenza di esperti del settore. E’ un confronto a più voci che speriamo possa essere seguito con la dovuta cura. Sono certo che emergeranno spunti molto interessanti”.