Addio Green pass per muoversi dalla Sicilia. Ecco tutte le nuove regole

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No al super green pass per i trasferimenti da e per la Sicilia e via libera al ripristino della possibilità di svolgimento in zona bianca di “di feste popolari e manifestazioni culturali all’aperto”, come il festino di Santa Rosalia a Palermo.

Sono alcune delle norme che riguardano la Sicilia contenute nel decreto della Vigilia di Natale che diventa legge e che aveva prolungato lo stato d’emergenza fino al 31 marzo e imposto l’obbligo del green pass rafforzato anche per prendere il caffè al bancone del bar o accedere a musei, cinema, teatri, piscine e palestre.

Ma le novità sono anche altre: dal 10 marzo sarà nuovamente possibile “consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive”.

Dunque via libera a popcorn, patatine, birra e coca cola al cinema e allo stadio.

Sempre dal 10 marzo scatterà anche un’altra misura, il ritorno della possibilità di far visita ai familiari ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno.

Il primo marzo, invece, scatterà l’aumento della capienza negli stadi e nei palazzetti, che salirà rispettivamente al 75% e al 60%. Tutti interventi che vanno nella direzione annunciata dal governo di riaprire gradualmente il Paese ma che rappresentano piccoli passaggi intermedi prima di quello che sarà il vero banco di confronto tra le forze politiche, la scadenza dello stato d’emergenza il 31 marzo.

Bocciato un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che chiedeva la revoca del green pass con lo fine dello stato d’emergenza. Il dibattito nel governo tra chi ne chiede lo stop tra poco più di un mese e chi invece vuole prorogarne l’uso almeno fino al 15 giugno, quando scadrà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50, o addirittura oltre, è ancora aperto e una decisione verrà presa solo a ridosso della scadenza. L’ipotesi su cui si lavora è quella di un allentamento progressivo delle misure, come l’obbligo di mascherina al chiuso, e dell’obbligo del pass, a partire dal 31 marzo: prima per le attività all’aperto e poi per quelle al chiuso, lasciando per ultime quelle più a rischio come discoteche, piscine e palestre.