Tutti pazzi per il ‘Fermi’: ma le aule scarseggiano

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Mentre continua il trend positivo di iscrizioni al liceo Enrico Fermi di Ragusa, che aveva già fatto registrare un incremento importante lo scorso anno confermato, per la prossima stagione, non si può non evidenziare il rischio dell’aumento di criticità, per quanto riguarda gli spazi, problema già evidenziato nei mesi scorsi. A dirlo è il consigliere comunale dei Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, che conosce bene la situazione anche nella qualità di componente dei genitori all’interno del consiglio d’istituto. “Criticità legate agli spazi – afferma Firrincieli – che si registrano, soprattutto, per il crescente numero di iscritti nel settore Scienze applicate, dove maggiore è la necessità di laboratori per le attività sicuramente più tecniche rispetto al nuovo ordinamento o all’indirizzo sportivo. Ricordo che lo scorso anno, appunto per il maggior numero di iscritti, non essendoci già aule sufficienti alla bisogna, erano state apportate modifiche in alcune di esse per rendere tali spazi compatibili con le sopraggiunte esigenze. Inoltre, sono andati perduti un auditorium e dei laboratori per farli diventare classi”.

“L’anno scorso, inoltre – prosegue Firrincieli – nonostante le interlocuzioni con il Libero consorzio, che è proprietario dell’edificio, non si è avuta la possibilità di reperire ulteriori aule. In effetti, una prima soluzione ci sarebbe. Un’operazione che riteniamo semplice considerata la contiguità del Fermi con il Besta, che sorge accanto, e la mancata occupazione di diverse aule da parte degli studenti proprio nel confine tra i due istituti. Ricordo che queste aule di cui stiamo parlando, dovrebbero essere quattro, furono, a suo tempo, cedute dal Fermi al Besta, quando il trend legato alle iscrizioni era differente. Ora la scelta più opportuna sarebbe quella di ripristinare lo stato dei luoghi così come qualche anno fa”.

Se ciò non dovesse accadere, è evidente che la dirigente scolastica si vedrà costretta a rigettare le iscrizioni in più (90) dato che non è contemplabile la soluzione fornita  già  l’anno scorso dai tecnici dell’ex Provincia regionale e cioè di attivare i turni pomeridiani che naturalmente dovrebbero impegnare, trasversalmente, tutte le classi. Circostanza non praticabile alla luce della folta popolazione di pendolari che frequenta il Fermi. “Se alla perdita degli spazi si è potuto in qualche modo soprassedere in periodo di pandemia – aggiunge Firrincieli – adesso non più. Non dimentichiamo, tra l’altro, che l’istituto ha intercettato un finanziamento per la transizione ecologica che si pone come un progetto da inserire tra le attività curriculari all’interno dell’educazione civica. E servono spazi adeguati anche per questo motivo, per non fare perdere tale opportunità al Fermi e che ci vede tra i soli quattro istituti di scuola superiore in Sicilia ad avere avuto accettato il progetto, motivo di soddisfazione per la comunità tutta. E’ dunque fondamentale che dal commissario ex Ap Piazza sino ad arrivare ai tecnici del Libero consorzio possano giungere soluzioni strutturali e funzionali alla realizzazione delle esigenze del Fermi considerando, tra l’altro, che il trend della crescita delle iscrizioni, come testimoniato dai dati degli ultimi anni, è assolutamente consolidato. Naturale il fermento esistente tra i genitori e i ragazzi che, se non fossero accettate le istanze per diventare parte integrante di questa comunità scolastica, si vedrebbero lesi nei loro diritti nei termini della possibilità di scelta dell’offerta formativa. Fermento anche tra chi fa giò parte del Fermi e terminata la pandemia vorrebbe vedere riusati i laboratori e riavere gli spazi adeguati, per troppo tempo, complice le contingenze, sottratti all’intera comunità. E’ evidente che, su questo punto, bisogna spendersi sino in fondo e riuscire a ottenere dei risultati che speriamo possano essere i più conducenti possibili per chi aspira al Fermi o già lo frequenta”.