Potrebbe essere avviato a breve lo studio di fattibilità di una nuova linea ferroviaria che collegherebbe Ragusa a Vizzini e che rappresenterebbe un’alternativa di mobilità sostenibile per l’area iblea. La notizia è stata anticipata da Roberto Di Maria sulla pagina web “Sicilia in progress”.
La nuova linea ferroviaria Ragusa-Vizzini è inserita all’interno del “Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci”, redatto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e pubblicato lo scorso 30 dicembre, insieme alla Castelvetrano-Porto Empedocle e alla Caltagirone-Enna.
Per queste tre linee il piano del Ministero prevede lo studio di fattibilità, quindi la prima fase che, se darà esito positivo, condurrà alla progettazione definitiva e quindi alla realizzazione delle opere.
La Ragusa-Vizzini condurrebbe dal capoluogo ibleo fino alla stazione di Vizzini Licodia, sulla Lentini-Diramazione-Caltagirone. In questo modo sarebbe possibile realizzare un nuovo itinerario Ragusa-Catania che avrebbe una lunghezza complessiva di 105,3 km. Di questi, 34,4 km sarebbero coperti dalla nuova infrastruttura.
Questa sarebbe l’ipotesi di tracciato secondo Di Maria. Da sud verso nord, essa si distaccherebbe dalla linea Ragusa-Ragusa Ibla a 6,5 km dalla stazione “alta” della città, dove sarà ubicata la nuova stazione di Ragusa Diramazione; da qui percorrerebbe le alture ad ovest della valle dell’Irminio. Procedendo in salita, con una pendenza massima del 25 per mille, supererebbe i principali dislivelli con alcune gallerie, della lunghezza massima di 1,6 km e tre viadotti, di cui il principale della lunghezza di 600 metri. Con un’ultima galleria di 1,42 km, il tracciato perverrebbe nei pressi dell’abitato di Giarratana, con stazione ubicata poco a sud di quest’ultimo al km 13+100 della tratta. Da qui la linea proseguirebbe in salita, per pervenire, attraverso una lunga galleria fino ala città di Monterrosso Almo (km 18+500), dove sarebbe ubicata una stazione in un’area ad est dell’abitato.
La linea sarebbe a binario unico, ma avrebbe una capacità di 90 treni/giorno. Il costo complessivo dell’intervento può essere stimato, sulla base di interventi similari in fase di realizzazione o di progetto, pari ad 800 milioni di Euro.
La linea consentirebbe anche di migliorare i collegamenti con Modica, Pozzallo, Comiso e Vittoria. Insomma, tutta l’area iblea sarebbe positivamente interessata da un servizio ferroviario rapido e sostenibile, auspicabile anche in considerazione dell’attuale isolamento, in presenza di una rete ferroviaria e stradale del tutto insufficiente.