Arriva dall’Assessorato Regionale per la Salute la notizia che la Sezione di Genetica Medica del Giovanni Paolo II è stata inserita tra le strutture autorizzate a effettuare i test dei geni BRCA nell’ambito del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, relativo alla Sindrome dei tumori eredo-familiari della mammella e/o dell’ovaio.
Il direttore dell’Unità Operativa, Carmelo Fidone, non riesce a trattenere la contentezza per il riconoscimento che la struttura ha avuto e dichiara: «Insieme ai dottori Giuseppe Barrano e Vincenzo Bramanti non tratteniamo la nostra esultanza, felicità ed orgoglio per questo traguardo.»
Anche la Direzione Generale esprime soddisfazione e apprezzamento per il meritato riconoscimento. «La nostra struttura aziendale d’ora in poi – dichiara Angelo Aliquò – potrà effettuare la valutazione dello stato mutazionale dei geni BRCA1 e BRCA2 permettendo di attivare, in caso che la paziente risultasse positiva, un programma di screening regolare e/o cure specifiche.»
Questo tipo di analisi, fino ad oggi, erano svolte in altri laboratori regionali o nazionali con ritardi e costi alti sostenuti dall’ASP. L’Azienda Sanitaria adesso sarà autosufficiente e potrà essere un riferimento per questo tipo di attività sempre più richiesta dalle moderne pratiche mediche.