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Come è già avvenuto nei giorni scorsi in altre città italiane, anche a Catania centinaia di studenti e studentesse hanno manifestato oggi in ricordo di Lorenzo, il 18enne di Udine morto il 21 gennaio nel suo ultimo giorno di stage per l’alternanza scuola-lavoro.
Questo il grido degli studenti catanesi in sciopero oggi: “di scuola-lavoro non si può morire”. Andrea, studente del liceo classico N. Spedalieri, afferma: “Di scuola si muore perché non c’è nessuna tutela delle nostre vite, dovremmo imparare nel nostro percorso scolastico a formarci come individui all’interno della società invece ci insegnano tramite l’alternanza scuola-lavoro che il nostro futuro sarà da precari non pagati dentro aziende fatiscenti che pensano a lucrare sul nostro operato, questa è una forma di sfruttamento legalizzata.”
Il corteo, che si è riunito in piazza Roma, ha proseguito per le vie centrali di Catania tra interventi di ragazzi e ragazze in ricordo di Lorenzo e in protesta contro l’attuale modello di scuola. Sui muri della città sono state affisse locandine che recitano “Lorenzo è vivo e lotta insieme a noi”.