Giovanni Venticinque ci riprova a conquistare la carica di sindaco di Scicli

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Giovanni Venticinque ci riprova a conquistare la poltrona di primo cittadino di Scicli. L’annuncio avviene da parte di Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima.

«Giovanni Venticinque sarà il nostro candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. Questa scelta è maturata dopo una serie di incontri che hanno fatto accrescere in noi la convinzione che, nella nostra città, il centro-destra non poteva non presentarsi con un proprio candidato forte ed inclusivo. La nostra scelta, quindi, è ricaduta su Giovanni Venticinque che, con grande disponibilità e per il profondo legame che ha con questa città, ha deciso di scendere in campo mettendo a disposizione della collettività l’enorme bagaglio di esperienza maturata in campo politico-amministrativo». I vertici di Fratelli D’Italia Scicli e di Diventerà Bellissima, rompono così gli indugi decidendo di correre con un proprio candidato alle prossime amministrative. Oltre ad aver ricoperto il ruolo di amministratore all’ex Provincia Regionale di Ragusa, Giovanni Venticinque è stato già sindaco di Scicli nel 2008 dimostrando, sempre di avere grande senso pratico e capacità di saper raggiungere gli obiettivi prefissati, prova ne è il fatto che, seppur quella legislatura non sia stata conclusa (una scelta sofferta e maturata da una persona per la quale prima vengono la propria città e i propri concittadini e poi la poltrona) le amministrazioni successive hanno avuto una rendita importante costituita dal grande lavoro progettuale lasciato dalla giunta Venticinque. «Per la prima volta Fratelli D’Italia Scicli si presenterà con il proprio simbolo alle amministrative – dice la coordinatrice del circolo locale Darlyn Fidone – e lo fa con un candidato che conosce molto bene la macchina del Comune. Forte di quella esperienza, Venticinque potrà fare ancora di più e meglio forte di un progetto politico lineare e del supporto di tanti giovani professionisti ed imprenditori che saranno in grado di mettere a disposizione della collettività le proprie competenze».