Gli infortuni mortali sul lavoro in provincia di Ragusa sono in crescita: quelli denunciati nel 2021 (periodo gennaio-ottobre) sono stati dieci, contro i sette negli stessi mesi del 2020.
E’ quanto rileva Vera Carasi, segretaria generale dell’Ust Cisl Rg Sr: “Dai dati Inail è confermato come il fenomeno delle morti sul lavoro, degli infortuni e delle malattie professionali, sia altamente diffuso e drammaticamente compenetrato nel sistema lavoro”.
Allarmanti anche i dati generali relativi agli infortuni e alle malattie professionali nel periodo considerato: gli infortuni denunciati sono stati complessivamente 1.659 mentre le malattie professionali denunciate ammontano a 49, con una risalita del 75% rispetto all’anno precedente.
“A poco meno di un mese dall’entrata in vigore dei provvedimenti governativi e dal piano di intensificazione dei controlli nei luoghi di lavoro, da parte degli organi di vigilanza, ai quali è stato disposto una più forte collaborazione e diffusione di interventi – afferma Carasi – la situazione complessa, difficile e per certi versi drammatica non sembra cambiare. La Cisl, oltre a non abbassare la guardia attraverso le ispezioni degli organi competenti, proseguendo ad investire sulla prevenzione, chiede che possa essere garantito un presidio in ogni realtà lavorativa, dalle micro alle grandi imprese, attraverso una rappresentanza sindacale competente, ma serve anche una assunzione di responsabilità collettiva da parte della società civile. Riteniamo sia indispensabile definire al più presto una strategia in materia di Salute e sicurezza, un sistema di qualificazione delle imprese (ad esempio la patente a punti) ed aggiornare la Legge 81/2008. Inoltre, bisogna realizzare una campagna straordinaria sulla sicurezza e sollecitare attraverso gli organi di vigilanza e controllo ispezioni nei cantieri pubblici delle grandi opere e in tutti i luoghi di lavoro”.